“Se guardato con un minimo di prospettiva è il più significativo cambiamento che ha interessato la filiera del largo consumo“.
Così Luca Pellegrini, docente di marketing all’Università Iulm di Milano, commenta il successo del codice a barre, ideato 40 anni fa dall’organizzazione mondiale Gs1.
Miguel Lopera, presidente e Ceo di Gs1 spiega che il “barcode è un vantaggio per aziende e consumatori: permette di smaltire il traffico alle casse, ridurre gli errori, tagliare i tempi di attesa e monitorare stock e flussi dei punti vendita.
Dietro le linee non c’è il prezzo, ma una sorta di carta di identità del prodotto: Paese d’origine, numero di lotto, numero seriale e data di scadenza”.
L’azienda ora guarda al futuro, tenendo conto dei cambiamenti generati dallo sviluppo delle tecnologie digitali, dei social network e dei dispositivi mobili, per offrire ai consumatori un aggiornamento in tempo reale sui prodotti e la possibilità di scansionare direttamente i codici a barre.
“Il prossimo passo – afferma il direttore generale Bruno Aceto – è espandersi nei settori sanitari, bancari, dei trasporti e della logistica”.