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Ferrovie: nuove infrastrutture in Europa e all'estero.
L'Europa stanzia 200 milioni di euro per la costruzione di infrastrutture europee.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Ferrovie: nuove infrastrutture in Europa e all’estero.

17 Settembre 2012

Piani miliardari per le reti ferroviarie algerine e brasiliane

L’Algeria cambia volto e vara un piano triennale, a partire dal 2012, investendo l’equivalente di un miliardo e 245 milioni di euro, gestiti dalla società Sntf, nello sforzo di rinnovare e mettere in sicurezza i trasporti.

L’obiettivo del finanziamento mira a potenziare la rete sia viaria sia ferroviara, per migliorare e modernizzare il sistema già esistente e per la costruzione di nuove infrastrutture.

Il piano prevede un bando di prossima scadenza per l’acquisto complessivo di 37 automotrici, che diventeranno operative sulle grandi reti ferroviarie, oltre a vetture-cuccette.

Sul piano della sicurezza verranno acquistati 158 sistemi di segnalazione per aumentare il traffico ferroviario.

Nel 2015 l’Algeria punta all’aumento dei passeggeri – 84 milioni – e al raddoppio delle merci.

Anche il Brasile investe, con l’equivalente in euro di quasi 54 miliardi di euro, nelle infrastrutture stradali – autostrade – e ferroviarie.

L’obiettivo del piano venticinquennale, che impiegherà il 50 per cento dell’investimento già nei prossimi cinque anni, è la costruzione di nuove linee ferroviarie, per tratte in complesso di 10 mila chilometri, a cui sono destinati l’equivalente di circa 36 miliardi di euro.

Gli studi per le nuove tratte sono già stati avviati per la costruzione di 2,6 chilometri, e verranno completati entro dicembre, con l’aggiunta di altri 7,6 chilometri.

La nuova Elp – Empresa de Planejamento e Logistica – è la responsabile della programmazione e del coordinamento dei progetti, nata appositamente per la promozione dell’integrazione logistica nel Paese.

In particolare per quanto riguarda la rete ferroviaria, il governo ha optato per la fine del monopolio e per l’apertura di partnership fra pubblico e privato.

La stessa presidente Dilma Rousseff ha dichiarato: “Le partnership che proponiamo sono molto attraenti in termini di redditività, rischio e finanziamento.

Il mio governo riconosce l’alleanza con il settore privato come essenziale per la crescita del Paese, per offrire alla popolazione beni e servizi pubblici più adeguati ed efficienti”.

TEN-T: il nuovo programma delle reti transeuropee di trasporto

Il TEN-T – Trans-European Transport Networks- è il programma della Commissione europea attraverso il quale vengono stabiliti i finanziamenti che riguardano le infrastrutture di trasporto, impiegati in progetti vincitori di corrispondenti bandi prestabiliti.

Con il Regolamento europeo del 2010, sono stati istituiti i primi corridoi ferroviari internazionali per il trasporto merci: entro il 10 novembre 2013 lungo gli assi ferroviari Anversa/Rotterdam-Milano-Genova ed Almeria-Lione-Torino-Trieste-Budapest-confine ucraino, entro il 10 novembre 2015 lungo Stoccolma-Verona-Palermo e Gdynia-Bratislava/Vienna-Udine-Trieste/Venezia-Bologna/Ravenna.

Nel 2011 la Commissione europea ha revisionato il TEN-T, confermando i corridoi Genova-Rotterdam e Lisbona-Kiev, denominato corridoio 5.

Quest’ultimo vedrà la realizzazione di 5000 chilometri di rete ferroviaria, sia per le merci sia per il trasporto passeggeri.

In aggiunta a questi, il nuovo corridoio Helsinki-Ravenna, attraversando Friuli-Venezia Giulia e Veneto.

Con il bando annuale del 2011 l’Europa ha stabilito un finanziamento di 200 milioni di euro, destinati a 74 progetti europei.

“La Commissione continua a sostenere la costruzione e l’ammodernamento delle infrastrutture dei trasporti per permettere ai cittadini europei di godere dei vantaggi di una rete competa, sicura e moderna”. Così il vicepresidente della Commissione europea per i trasporti Siim Kallas commenta il bando.

L’obiettivo è l’ammodernamento dei collegamenti attuali e la costruzione di nuove tratte per potenziare i corridoi di trasporto, attraverso partnership tra pubblico e privato e strumenti finanziari adeguati.

Nello specifico, dei 74 progetti selezionati, in ordine di priorità: finanziamento di 25,92 milioni di euro per 10 progetti sullo sviluppo integrato e multimodale del sistema dei trasporti, 9,37 milioni di euro per 4 progetti sullo studio dei cambiamenti climatici, 3,76 milioni di euro per 4 progetti riguardanti la riduzione dell’impatto ambientale del trasporto marittimo, 146,63 milioni di euro per i 44 progetti selezionati per incrementare l’attuazione dei progetti TEN-T, 5,63 milioni di euro ai 6 progetti di sostegno delle partnership tra pubblico e privato, infine 7,32 milioni di euro per i 6 progetti destinati allo sviluppo dei corridoi per il coordinamento delle reti ferroviarie.

Progetti italiani

L’Italia usufruisce dei finanziamenti europei, con 27,737 milioni di euro destinati a 6 progetti nazionali, e 4 transnazionali.

A beneficiarne, i nodi ferroviari di Genova, Milano, Bologna e Treviglio.

In particolare l’Italia riceve: 5 milioni di euro per la costruzione di un tunnel ferroviario e di uno stradale che permetta il passaggio dell’alta velocità a Treviglio, ulteriori 5 milioni di euro da impiegare sul nodo di Genova per i lavori a Voltri e per la giunzione S. Limbania-Campobasso, altri 5 milioni di euro per il progetto di sicurezza e gestione del traffico sul nodo di Milano, 2,229 milioni di euro permetteranno la costruzione della bretella dal nodo di Bologna alla linea per Venezia, 770 mila euro al progetto di studi per aumentare la capacità del porto di Venezia, infine 524 mila euro verranno impiegati nella costruzione della bretella che colleghi i terminal 1-2 di Malpensa.

Per quanto riguarda i 4 progetti transnazionali selezionati, 1,844 milioni di euro sono destinati al progetto che vede coinvolti Italia, Spagna e Slovenia e che prevede l’utilizzo di tecnologie verdi nei terminal portuali, tra cui quello italiano di Livorno; il controllo e la gestione del traffico aereo vengono potenziati grazie agli 1,814 e 3,864 milioni di euro destinati ai rispettivi progetti, inoltre verrà costruito un corridoio merci, denominato corridoio 6, che collegherà la Spagna all’Ungheria, attraversando Lione, Torino, Genova, Milano e Venezia.





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