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L'articolo giusto nel posto giusto e al destinatario giusto
Puma sta potenziando l'efficienza del suo magazzino: i palmari di Intermec hanno rivestito un ruolo fondamentale nel passaggio da un sistema cartaceo ad una gestione del magazzino completamente automatica.


Hardware e Software per il Magazzino

L’articolo giusto nel posto giusto e al destinatario giusto

13 Dicembre 2010

Puma, uno dei più importanti marchi di abbigliamento sportivo del mondo, sta potenziando l’efficienza del suo magazzino centrale scandinavo e i palmari di Intermec hanno rivestito un ruolo fondamentale nel passaggio da un sistema a base cartacea ad una gestione del magazzino completamente automatica.

I risultati sono stati eccezionali e le consegne registrano ora un 99% di precisione grazie al nuovo sistema.

Il magazzino centrale di Puma in Scandinavia si trova ad Helsingborg, nel sud della Svezia.
Oltre 18.000 articoli sportivi sono immagazzinati in 12.000 metri quadrati.
Con circa 70 dipendenti e due turni di lavoro, il magazzino distribuisce circa 30.000 articoli al giorno.

Gli articoli vengono spediti direttamente ai retailer in tutta la Svezia, in Norvegia, Finlandia e nei Paesi Baltici.

In un tempo relativamente breve il numero di articoli presenti nel magazzino è aumentato e anche il magazzino è stato ampliato.
Il fatturato è aumentato, passando da 200 milioni a 1 miliardo di corone svedesi in soli sei anni.

Fino a circa due anni fa, tutta la gestione del magazzino veniva effettuata mediante un sistema su base cartacea.
La sincronizzazione tra il rifornimento dal magazzino con scorte cuscinetto e il picking non funzionava bene e le consegne con errori e i reclami erano troppi.

La mancanza di organizzazione nella gestione delle operazioni aveva sortito un effetto negativo in tutte le divisioni dell’azienda, dal customer service sino al team di management.

Il nuovo sistema di gestione del magazzino di Puma è completamente automatico.
Il prelievo di consegne in entrata e in uscita e l’inventario vengono eseguiti utilizzando codici a barre e palmari sincronizzati con una rete wireless attraverso un server centrale.

Il risultato del passaggio da un sistema cartaceo a uno senza carta è stato estremamente positivo per tutti i dipendenti. Attualmente il 99% delle consegne è corretto.

L’esigenza di una soluzione moderna

Nel 2006 il magazzino centrale scandinavo ha ricevuto una nuova direttiva aziendale per ridurre il flusso cartaceo e rendere il sistema di gestione del magazzino più efficiente.

I responsabili dell’implementazione di tali istruzioni hanno compreso velocemente che ciò di cui avevano bisogno era una soluzione estremamente accessibile e affidabile.

«Per ottenere la massima flessibilità non volevamo delle soluzioni complicate, che da sole costituiscono un carico elevato per la sicurezza» afferma Jörgen Larsson, Communications and Security Manager di Puma per i Paesi nordici e baltici.

«Una soluzione controllata centralmente e con certificazione Cisco era la risposta alle nostre esigenze ed è stato qui che il nostro fornitore hardware DataFångst è entrato in gioco».

Numerosi fornitori sono stati invitati a presentare le loro soluzioni, ma quando abbiamo stabilito che dei palmari compatti e pratici costituivano uno dei requisiti fondamentali, la maggior parte dei fornitori è stata scartata a causa delle loro unità grandi e poco maneggevoli.

Grazie alla partnership con Intermec, DataFångst ha potuto offrirci esattamente quello che volevamo: un computer palmare compatto e compatibile con Cisco, il CN3 di Intermec.

Attualmente, 45 unità CN3 vengono utilizzate senza problemi e a pieno ritmo ogni giorno dalle 5.30 del mattino fino a mezzanotte.

«Abbiamo scelto i computer palmari di Intermec perché sappiamo per esperienza che la gamma di prodotti dell’azienda è di qualità superiore» ha affermato Ulf Herlebo, Vice CEO e responsabile delle vendite di DataFångst. «La nostra collaborazione con Intermec è sempre stata affidabile e positiva».

Un sistema in grado di controllare

Dal momento dell’implementazione dei CN3 presso il magazzino Puma sono stati registrati numerosi vantaggi.
Appena una settimana dopo l’implementazione del sistema di computer palmari, il numero di reclami è diminuito sensibilmente e allo stesso tempo si è registrata una riduzione del tempo necessario per la gestione delle consegne e il numero di errori nelle consegne è sceso visibilmente.

«Possiamo organizzare le consegne in entrata e in uscita in un modo completamente diverso rispetto a prima» afferma Larsson.
«La pianificazione e la programmazione avanzate sono molto importanti in questo settore.

Poiché i negozi spesso hanno uno spazio in magazzino limitato, dobbiamo essere in grado di sincronizzare le nostre consegne con le loro esigenze. Le consegne non possono arrivare né troppo presto né troppo tardi».

Per Puma, dove la percentuale di collaboratori part-time è relativamente alta, il sistema automatizzato si è rivelato un vero vantaggio.
La dimestichezza con il magazzino e una profonda conoscenza dello stesso non sono requisiti fondamentali affinché i collaboratori di Puma possano lavorare in modo produttivo.

Attualmente i computer palmari CN3 di Intermec identificano automaticamente la scaffalatura corretta e confermano che le merci scansionate corrispondono all’ordine, una funzionalità che ovviamente rende più efficiente anche il lavoro dei membri dello staff con più esperienza.

«Il CN3 è incredibilmente flessibile, facilmente adattabile grazie alla sua progettazione ed estremamente maneggevole in ambienti di magazzino, dove è fondamentale che i terminali palmari siano in grado di gestire un gran numero di articoli, in termini di consegne in entrata e in uscita», afferma Fredrik Lindqvist, Scandinavia Country Manager, Intermec.

Il sistema controlla anche che ci siano delle scorte disponibili in ogni momento. In caso contrario, viene inviato immediatamente un ordine al camion, che preleva gli articoli dalle scorte cuscinetto.

In precedenza, per poter inviare un ordine di rifornimento, il responsabile del prelievo doveva informare l’autista del camion, il che spesso costringeva il personale ad attendere le merci da rifornire.

«È un’enorme differenza» secondo Larsson. «Ogni aspetto è stato migliorato ed è più efficiente in termini di tempo.
Prendiamo ad esempio le scorte: in precedenza i nostri collaboratori dovevano scrivere il numero di ogni articolo, il che costituiva un processo estremamente lungo.
Oggi i terminali si incaricano di registrare i numeri e di archiviare tutti i dati».

Nel magazzino sono presenti 17 punti di accesso Cisco, connessi a un server centrale che può essere visualizzato dai membri dello staff del magazzino nelle finestre Web dei loro palmari.

In diversi momenti il server centrale invia ordini in modalità wireless che gli utenti sono in grado di ricevere con le rispettive unità.
In caso di lunghi elenchi di ordini, questi vengono suddivisi automaticamente tra due o tre responsabili del prelievo e quindi sincronizzati nuovamente alla fine.

Intervento dello staff

Gli utenti sono stati coinvolti attivamente nello sviluppo delle unità e le applicazioni, le opzioni e gli input sono stati in gran parte definiti dalle loro esigenze e preferenze.
Il pulsante di interrogazione presente sui terminali è un ottimo esempio di ciò.

«In precedenza, quando un articolo cadeva al suolo veniva raramente raccolto da un membro dello staff perché si era preoccupati di riporlo sullo scaffale sbagliato», afferma Jörgen Larsson.
«Grazie al pulsante di interrogazione il problema non esiste più.

Ora i dipendenti possono leggere l’articolo con il loro palmare, sullo schermo viene quindi visualizzata la posizione corretta dell’articolo nel magazzino e il membro dello staff può riporlo nel luogo corretto».

Puma desidera adottare ulteriori potenziamenti del sistema.
Spera che la tecnologia IP, utilizzata per telefonare attraverso i punti di accesso esistenti, possa essere il passo successivo di questo sviluppo.
Al momento tuttavia tutti sono estremamente soddisfatti del sistema di magazzino e delle opportunità che ha fornito.

L’uso dei sistemi su base cartacea è ormai minimo, gli errori di prelievo praticamente non esistono e dipendenti e clienti sono soddisfatti.





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