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Alla Metro "Tag it easy"!
In Europa Metro è uno dei retailer che hanno maggiormente creduto nell'adozione della radio frequenza: dalla gestione delle merci in piattaforma fino alla promozione dei Metro Future Store.


Hardware e Software per il Magazzino

Alla Metro “Tag it easy”!

13 Dicembre 2010


Metro e l’RFID
L’applicazione dell’Rfid sta ottenendo un numero crescente di consensi e quelle che erano prime iniziative sperimentali si sono via via trasformate in progetti strutturati, case history o addirittura parte integrante dei processi logistici (vedi Wal-Mart e altri).

In Europa il colosso della distribuzione Metro è uno dei retailer che hanno maggiormente creduto nell’adozione della radio frequenza sviluppando e implementando progetti e iniziative che ne valutassero e migliorassero le possibilità di applicazione nelle diverse fasi lungo la supply chain: dalla gestione delle merci in piattaforma fino alla promozione dei Metro Future Store.

Il Gruppo Metro, che è presente in oltre 30 paesi tra Europa ed Asia ed è uno dei maggiori distributori a livello mondiale, ha ritenuto di dover ampliare gli ambiti di sperimentazione dell’identificazione in radio frequenza anche all’intera supply chain su scala internazionale.

In questo contesto, nell’ottobre del 2006 ha dato avvio all’iniziativa Advanced Logistics Asia (ALA) nell’ambito della quale pochi mesi dopo ha lanciato, in collaborazione con il fornitore di servizi logistici di Hong Kong Fat Kee Stevedores, dei test “spot” sull’utilizzo dell’Rfid per le spedizioni in partenza dall’estremo oriente, propedeutici all’avvio di una fase pilota più strutturata prevista per l’anno seguente.


Il progetto Tag it easy

Come anticipato, all’inizio del 2007, venendo incontro alle limitate capacità tecnologiche di molti fornitori, Metro ha dato vita al pilota “Tag it easy” che, grazie alla collaborazione con Checkpoint Systems, ha dimostrato la fattibilità dell’applicazione dell’Rfid minimizzando allo stesso tempo lo sforzo tecnologico a carico dei supplier.

La fase 1 del progetto, supervisionato da Metro Group Buying Hong Kong (che dal 2002 si occupa della gestione degli approvvigionamenti e importazioni dall’estremo oriente), ha previsto il coinvolgimento di 30 fornitori cinesi, in diverse aree geografiche e merceologiche, che vantavano già un rapporto commerciale consolidato con Metro.

Obiettivo del progetto è il costante e dettagliato monitoraggio della merce durante la spedizione e, al tempo stesso, l’ottimizzazione degli approvvigionamenti riducendo, se possibile, il livello degli stock tenuto nelle strutture in Germania.

In sostanza le unità vengono dotate di tag passivi direttamente dal fornitore oppure inviate in centri di raccolta dove vengono preparati i container forniti di tag sui quali viene registrato il Serial Shipping Container Code (SSCC).

Per semplificare il compito dei fornitori, i tag necessari a ciascuna spedizione verso la Germania possono essere ordinati direttamente sul portale “Metro Link” e attraverso un semplice lettore portatile, si possono registrare i dati relativi alle merci in uscita, inviarli al portale e creare una packing list.

I tag che Metro ha deciso di utilizzare sono di seconda generazione, per garantire maggiore affidabilità e velocità di lettura.
Appositi gate presso le strutture degli esportatori/spedizionieri identificano ciascuna spedizione e automaticamente ne verificano anche la completezza/esattezza.
Le merci vengono quindi inviate verso i porti, tra cui Hong Kong, e registrate di nuovo al momento del carico sulle navi in partenza per l’Europa.

L’identificazione dei container, e quindi delle merci in essi contenute, avviene anche presso i porti di transhipment (Rotterdam) e al momento dello sbarco al porto di Duisburg.
Da qui le merci raggiungono su strada la destinazione finale al centro distributivo di Metro a Unna dove un gate Rfid verifica in pochi secondi l’entrata dei prodotti e controlla la corrispondenza del carico con l’ordine effettuato.

Metro in questo modo tiene costantemente sotto controllo la posizione e la gestione degli approvvigionamenti, viene immediatamente avvisato in caso di tentativo di furto, riceve per tempo per via elettronica tutte le informazioni sul contenuto di ciascuna spedizione, mentre il fornitore riceve tempestiva conferma di ricezione della merce.
Tutto questo si traduce nella riduzione degli out-of-stock e in una gestione degli approvvigionamenti più precisa e commisurata alle reali esigenze di riordino.

A seguito dell’esito positivo dei primi test, i vertici del retailer tedesco hanno deciso l’avvio di una seconda fase del pilotaTag it easy“, presentata il 9 novembre ad Hong Kong nel corso di un apposito “kick-off meeting“, che ha allargato la sperimentazione ad altri 70 fornitori situati in Cina e Vietnam.

L’adozione della radio-frequenza in tutti gli step della supply chain non permetterebbe un incremento della velocità di approvvigionamento ma sta portando un sensibile miglioramento nella pianificazione dei rifornimenti di prodotti permettendo di ovviare tempestivamente anche agli errori di spedizione.

Secondo le stime effettuate, la riduzione anche di un solo giorno della catena degli approvvigionamenti (ottenibile grazie all’analisi dei dati e delle movimentazioni raccolte con l’Rfid) potrebbe portare a risparmi nell’ordine di qualche centinaia di migliaia di euro all’anno.





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