Studio Roscini nasce dall’esperienza e dal talento di Anna Maria Roscini e, nei più di trent’anni di attività nel settore alta moda, ha attivato collaborazioni con le più grandi firme mondiali. Oggi l’attività aziendale, guidata dal dott. Tiziano Ciampetti, è organizzata in tre dipartimenti: l’atelier, centro nevralgico delle attività creative, l’area studio e innovazione, elemento chiave per lo sviluppo di soluzioni innovative, e l’ufficio produzione, punto finale e fondamentale per il confezionamento e la diffusione delle creazioni.
Il contesto operativo
I processi produttivi di Studio Roscini si articolano in fasi di lavorazione interne ed esterne. Il ciclo produttivo inizia all’interno dei laboratori aziendali con il confezionamento dei capi in base alle precise richieste dei committenti. L’ordine delle materie prime, dei materiali e degli accessori viene seguito direttamente dall’azienda che si occupa anche della preparazione dei capi per le lavorazioni che verranno completate nelle fasi successive.
Una volta pronti, i capi vengono consegnati alla rete di laboratori esterni per la cucitura e altre lavorazioni specifiche. Completate le operazioni di confezionamento, ciascun laboratorio rispedisce il prodotto finito a Studio Roscini. Rientrati in sede i capi vengono sottoposti a controlli di qualità e preparati per la spedizione alle case di moda committenti.
Considerata la quantità di capi movimentati quotidianamente, la complessità delle lavorazioni e l’importanza che la qualità riveste all’interno del settore in cui l’azienda opera, diventa necessario sviluppare soluzioni per tracciare tutte le fasi di lavorazione, sia interne sia esterne.
Intermec e Hi Pro Solutions, soluzioni integrate per i processi di tracciabilità
Considerando le esigenze di tracciabilità di Studio Roscini, Hi Pro Solutions, partner certificato Intermec, ha sviluppato una soluzione integrata in cui alle funzionalità già consolidate delle applicazioni barcode, si integrano quelle della tecnologia RFID, per la tracciabilità e la gestione di tutti i processi produttivi.
Al termine della prima fase di lavorazione dei capi, prima dell’invio ai laboratori esterni, una stampante Intermec PM4 stampa un’etichetta barcode che identifica tutte le lavorazioni specifiche lungo l’intera filiera produttiva. Inoltre un tag RFID viene introdotto nel cartellino del capo prima della spedizione per il monitoraggio della merce in uscita. Al momento della spedizione alla rete dei laboratori esterni un lettore RFID Intermec IF5, dotato di due antenne, registra il passaggio di ciascun capo in uscita. I dati acquisiti in questa fase saranno utili, oltre che per disporre di informazioni precise sulla spedizione, per effettuare controlli di coerenza sui capi lavorati nella successiva fase di rientro.
I controlli riguardano sia la quantità dei capi rientrati, sia la qualità della lavorazione effettuata, memorizzata prima della spedizione, sui tag. I dati acquisiti oggi tramite la tecnologia RFID consentono la gestione ottimale di tutti i processi successivi, fino alla spedizione del prodotto finale al committente.
Integrazione tecnologica e affidabilità per una supply chain efficiente
Le operazioni interne di collaudo e gestione del magazzino sono gestite attraverso tecnologia barcode. I terminali Intermec 751 su cui è installata un’applicazione mobile del gestionale interno acquisiscono i dati dalle etichette barcode stampate prima dell’invio ai laboratori e consentono l’aggiornamento delle informazioni in tempo reale grazie alla connettività Wi-Fi garantita da access point installati nel magazzino.
La tracciabilità delle operazioni è un valore aggiunto per le operazioni di Studio Roscini ma anche un elemento fondamentale per la diffusione di tecnologie innovative come l’RFID nella rete di fornitori sul territorio. Esportare soluzioni basate su tecnologia RFID all’intera filiera produttiva comporterebbe un sensibile incremento della quantità e della qualità dei dati trattati, verso una tracciatura integrale e in tempo reale di tutti i processi produttivi.
Il dott. Ciampetti sottolinea che “l’affidabilità del sistema di produzione è fondamentale per la gestione degli oltre 100.000 capi prodotti annualmente da Studio Roscini”. L’efficienza produttiva garantita dalle nuove soluzioni tecnologiche ottimizza tempi e costi del processo senza intaccare la qualità del prodotto finale, aspetto fondamentale per un mercato globale e competitivo come quello in cui opera Studio Roscini.
Gia oggi, le nuove soluzioni RFID garantiscono il monitoraggio quotidiano dell’avanzamento dei lavori presso la rete di laboratori e forniscono feed-back immediato di grande importanza per la definizione dei termini di consegna. Grazie all’integrazione e alla interoperabilità delle tecnologie barcode e RFID dell’hardware Intermec, la tracciabilità dei capi e delle lavorazioni è garantita dal primo confezionamento alla spedizione del prodotto finale.
“Questa tecnologia assicura la completa tracciabilità delle operazioni che diventerà un elemento sempre più importante per la garanzia di qualità dei prodotti, a supporto dell’esperienza d’acquisto dei consumatori” conclude Ciampetti.
Esportare soluzioni tecnologiche per fare sistema e diffondere una nuova cultura aziendale sul territorio
Il progetto RFID di Studio Roscini non si limita all’ottimizzazione dei processi produttivi aziendali ma pone obiettivi decisamente più ambiziosi. Partendo infatti dalla considerazione che buona parte della rete di fornitori dispone già oggi di una piattaforma software gestionale comune e considerando l’interesse dimostrato da alcuni tra i più importanti clienti per le soluzioni basate su tecnologia RFID, Studio Roscini ha colto il potenziale che la diffusione di questa tecnologia potrebbe avere sul consolidamento di pratiche innovative e condivise di gestione dei processi produttivi a livello territoriale.
La diffusione di soluzioni ad alto contenuto tecnologico come quelle RFID sviluppate per Studio Roscini sarebbe un’occasione unica non solo per aumentare l’efficienza produttiva e l’integrazione sistemica lungo tutta la filiera produttiva ma anche, e soprattutto, per diffondere una nuova cultura aziendale nell’intero sistema, creando così i presupposti per una vera azienda diffusa in grado di far competere il distretto produttivo territoriale in scenari globali attraverso il consolidamento di identità produttive locali.
“Apparentemente la nostra soluzione è esclusivamente un’innovazione di processo, ma in realtà in essa è racchiuso un vero salto culturale” dice Ciampetti. Questa tecnologia ci consente di spostare tutte le nostre attività a un livello superiore, sia nei confronti della rete di collaboratori sia dei committenti”.