In un mondo lavorativo in continuo mutamento, il settore della logistica si sta rapidamente trasformando, dimostrando che le etichette di genere appartengono al passato.
Tradizionalmente percepita come dominio maschile, questa industria sta ora testimoniando una rivoluzione inclusiva, con una presenza femminile in ascesa che sta riscrivendo le regole del gioco.
Negli ultimi cinque anni, il settore ha assistito a un cambiamento paradigmatico.
Le donne, un tempo relegati in ruoli periferici, stanno ora assumendo posizioni chiave, da area manager a direttori commerciali, segnando un’era di progresso verso l’uguaglianza di genere.
Sebbene la strada sia ancora lunga, i dati parlano chiaro: l’ultimo report di Eurostat evidenzia che, nell’Unione Europea, il 17,2% dei lavoratori nel settore logistico sono donne, con l’Italia che segue poco sotto con il 13,6%.
È interessante notare, come rilevato nello studio “Key figures on European transport – 2023 edition”, che alcuni segmenti come il trasporto aereo, vedano una partecipazione femminile del 39,9%, ben superiore a quella in ambiti come la navigazione (22,4%) e i trasporti terrestri (15,5%).
Nel settore del trasporto merci, la presenza maschile risulta essere ancor più predominante rispetto a quella nel settore del trasporto passeggeri.
Il cammino verso l’equità di genere in logistica svela però ostacoli radicati.
La percezione che il lavoro logistico richieda caratteristiche fisiche prettamente maschili persiste, creando barriere ingiustificate.
Tuttavia, l’avvento delle tecnologie ha reso il settore più accessibile, dimostrando che le capacità professionali trascendono le distinzioni di genere.
Lo studio “Business case to increase female employment in transport” commissionato dalla Commissione Europea nel 2018 ha messo in luce le barriere all’ingresso delle donne nel settore, tra cui discriminazioni, condizioni di lavoro sfavorevoli e una cultura aziendale obsoleta.
Nonostante ciò, le aziende che promuovono l’inclusività stanno dimostrando che superare questi ostacoli è non solo possibile ma vantaggioso.
I benefici dell’inclusione femminile nel settore sono palpabili: dall’attrazione di talenti diversificati alla riduzione degli incidenti, fino a stimolare l’innovazione e aumentare la soddisfazione del cliente.
Iniziative da parte di aziende come easyJet e il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane evidenziano come politiche orientate all’uguaglianza di genere non solo siano fattibili ma essenziali per il progresso del settore.
L’integrazione delle donne nel mondo della logistica non rappresenta solo un traguardo etico ma anche una strategia vincente per le aziende che ambiscono a rimanere competitive in un mercato globale.
Abbracciando la diversità di genere, il settore logistico può aspettarsi un futuro caratterizzato da innovazione, resilienza e crescita sostenibile.
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