Il Codice Doganale dell’Unione cuore normativo dell’attività doganale degli Stati Membri ed entrato in vigore ‘solo’ nel 2016, dovrà fare dal 2023 un salto di qualità che consenta all’Europa di rispondere ai cambiamenti e alle sfide che negli ultimi 5 anni hanno subito un’accelerazione straordinaria.
Intanto avanti con il progetto di digitalizzazione dei processi doganali (a partire dai nuovi sistemi su export e transito).
Questi i principali contenuti emersi a Milano presso la sede della Camera di Commercio in occasione dell’annuale Convegno Doganale di Fedespedi a conclusione della sesta edizione del Corso #AEO insieme all’Agenzia Dogane e Monopoli – ADM.
L’evento è stata l’occasione per mettere a fuoco i prossimi passi che gli operatori sono chiamati a compiere in sinergia con l’Agenzia delle Dogane – rappresentata al tavolo relatori dalla Dott.ssa Antonella Bianchi, dall’Ing. Laura Castellani e e dall’Ing. Sebastiano Ferrara – per arrivare alla completa digitalizzazione del sistema doganale AIDA e guardare al futuro e in particolare al processo di revisione del Codice Doganale dell’Unione avviato dalla Commissione Europea.
“Tutto questo – ha evidenziato il Prof. Enrico Perticone – in un quadro internazionale segnato sempre di più da cambi di paradigma, contrapposizioni asimmetriche, dinamicità dei mercati in cui gli operatori AEO sono chiamati ad esercitare capacità di adattamento e flessibilità come mai prima d’ora per gestire i meccanismi dello scenario.
Proprio i cambiamenti in atto a livello internazionale hanno portato la Commissione Europea a convocare un Comitato dei Saggi che ha prodotto dieci raccomandazioni sulla base delle quali avvierà il processo di riforma del Codice.”
Vuoi conoscere in anteprima le notizie pubblicate su Logisticamente.it?
Ricevi la newsletter gratuita per rimanere aggiornato sulle ultime novità del mondo della logistica