A GreenPlast, una fiera dedicata a materiali, tecnologie e processi di trasformazione della plastica, Plastic Finder ha presentato un’etichetta che “parla” e racconta la storia dell’oggetto di plastica riciclata per garantire che effettivamente si tratta di materiale che ha preso una nuova vita e non di un “greenwashing” ingannevole.
Attraverso un QR Code è possibile tracciare l’intero percorso di ogni singolo lotto di prodotto, si tratta di una sorta di registro digitale basato sulla blockchain.
A presentare questa soluzione è stata PlasticFinder, il marketplace internazionale di compravendita delle materie plastiche, che ha creato il servizio Certified Recycled Plastic®.
Stefano Chiaramondia, presidente di PlasticFinder, ha dichiarato: “È proprio questa la grande novità: tutti coloro che oggi assicurano di vendere prodotti con determinati requisiti di riciclabilità, si limitano a esibire certificazioni legate eventualmente agli impianti di produzione.
Ma anziché pensare a fornire garanzie a monte del percorso, trascurando quello che succede nella realtà produttiva quotidiana, oggi c’è la possibilità di tracciare in modo chiaro ogni singolo lotto di plastica acquistato: sapere di quale materiale è composto esattamente, la data delle varie transazioni, da dove proviene, quante volte è stato trasformato, il suo impatto ambientale.
Uno strumento che in alcuni casi, pensiamo a temi come la plastic tax e i crediti d’imposta, diventerà ancora più decisivo consentendo di distinguere in modo netto tra riciclatori reali, meritevoli di sgravi e agevolazioni, e furbetti del riciclo”.
Vuoi conoscere in anteprima le notizie pubblicate su Logisticamente.it?
Ricevi la newsletter gratuita per rimanere aggiornato sulle ultime novità del mondo della logistica