L’esplosione degli acquisti di prodotti online durante la pandemia ha messo alla prova le capacità di gestione del magazzino e dei portali e-commerce più noti.
Oggi il boom di domande che sta interessando alcuni settori del manifatturiero ha reso molto attuale il tema dell’intralogistica come strumento fondamentale sia per gestire la Supply Chain interna in termini di maggiore efficienza sia come garanzia di un servizio ottimale verso i clienti.
La giusta correlazione tra flussi interni di materiale e processi consente una rilevante riduzione dei costi. Nella costruzione di questo dialogo tra gli anelli aziendali della Supply Chain, la sensoristica intelligente offre un importante aiuto nella tracciabilità e nella localizzazione delle movimentazioni interne – dall’approvvigionamento delle materie prime, all’invio in produzione, fino allo stoccaggio e alla spedizione ai clienti di lavorati, semilavorati o prodotti finiti.
Gli smart sensor rappresentano infatti un supporto alle altre soluzioni dell’Intralogistica 4.0, cioè a tutti i sistemi automatizzati impiegati in ambito produttivo e nella gestione del magazzino, e ai robot collaborativi (cobot), utilizzati nel trasporto delle merci all’interno dell’azienda e nella preparazione degli ordini.
L’interconnessione tra tutte le fasi di processo permette ai sensori IoT di ricevere e generare dati sullo stato di impiego degli impianti e sullo spazio di magazzino.
E ancora di attivare funzioni di diagnostica avanzata e manutenzione predittiva, utili per intervenire sull’organizzazione di un ordine oppure sugli stock.
La concreta integrazione della logistica 4.0 con l’ecosistema aziendale è la mission di tutte le soluzioni di SICK, uno dei maggiori consulenti a livello mondiale nell’ambito della sensoristica intelligente.
I sensori contribuiscono a rendere efficienti le procedure.
A livello produttivo, rilevando la disponibilità delle materie prime evitano rallentamenti o blocchi sulla linea.
In parallelo, il controllo delle scorte di magazzino consente di evadere con puntualità gli ordini e di gestire eventuali picchi.
Tutto questo in real time, permettendo al management di prendere decisioni tempestive ma consapevoli.
I sensori IoT sono in grado di identificare gli oggetti attraverso la lettura dei codici 1D/2D e di tag RFID. Oltre a queste tecnologie e ai sensori infrastrutturali, SICK propone sistemi di localizzazione LiDAR, il cui impiego crescente sta contribuendo a rendere sempre più affidabili i veicoli di trasporto autonomi o parzialmente autonomi, poiché forniscono in tempo reale la posizione assoluta dei veicoli in una determinata zona.
Sempre per la localizzazione spaziale, risultano molto efficaci anche i sensori basati su tecnologia UwB (Ultra Wideband).
Queste tecnologie sono molto utili per ottimizzare i percorsi di mezzi e operatori all’interno dell’azienda, favoriscono l’eliminazione di dispersioni di tempo e aiutano a mettere a punto tragitti sicuri per il personale.
Impediscono inoltre l’eventuale perdita di merci nelle zone di passaggio da un’area all’altra dell’azienda.
I sensori di nuova generazione rappresentano anche uno strumento di prevenzione degli infortuni.
La presenza sia sui veicoli a guida autonoma o semi autonoma che sui dispositivi indossabili dagli operatori aumenta infatti la sicurezza per il personale sul luogo di lavoro.
La localizzazione degli asset lungo tutta la Supply Chain garantisce anche la totale trasparenza di tutte le fasi produttive e trova applicazione, per esempio, negli ordini automatici per contenitori nei sistemi kanban o con l’alimentazione just-in-time di materiale tramite robot e gru.
In questi contesti, le soluzioni intralogistiche intelligenti, dotate di sensori, permettono di risparmiare tempo e di individuare eventuali materiali mancanti necessari per avviare la produzione.
I sistemi track-and-trace agevolano la capacità di flusso della merce e se installati su un nastro trasportatore sono una garanzia di trasparenza della catena di fornitura.
Rappresentano una sicurezza per i clienti ma anche per gli operatori della logistica o le industrie che ne fanno uso poiché permettono loro di poter rispondere in ogni momento sulla localizzazione di una merce o a eventuali contestazioni.
L’efficiente funzionamento di questi sistemi di produzione e in generale di tutti i processi intralogistici è garantito sempre dalla interconnessione dei vari passaggi.
A questo scopo, SICK propone l’adozione di diversi dispositivi: centraline di collegamento di più sensori Sensor Integration Machine (SIM) che, programmabili, permettono di analizzare, archiviare e trasferire i dati inviati dai sensori e dalle telecamere, oppure Telematic Data Collector (TDC), i quali collegano e trasferiscono dati sia con reti mobili, Wi-Fi o GigabitEthernet tradizionale.
I dati, pre-processati o meno, possono essere successivamente elaborati in server locali o tramite cloud-service.
I big data rappresentano infatti il vero cambio di passo per la logistica 4.0, un patrimonio di informazioni oggettive sulla base delle quali è possibile individuare e superare inefficienze, incrementare la redditività e, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, mettere a punto modelli predittivi per anticipare la domanda del mercato in determinati periodi dell’anno e il ripetersi di eventuali criticità, come un picco d’ordini o la carenza di materia prima, e gestirle tempestivamente.