“Per aziende piccole come la nostra a livello nazionale, ma leader a livello locale, la cosa più importante è la rapidità nella risposta alle necessità della distribuzione. E se l’assenza di un pallet causa un ritardo e implica un costo aggiuntivo, il noleggio costa sicuramente meno. Ma c’è sistema e sistema.”
Così Marcello Turrisi, direttore generale di La Fonte di Palermo, specialista in acque minerali con una quota di mercato locale del 35%, sintetizza la scelta di noleggio EPAL fatta con NolPal-Gruppo Casadei ai primi del 2021.
Le forti criticità tipiche del contesto isolano hanno spinto sei anni fa a dismettere il parco pallet EPAL di proprietà e a scegliere la formula del noleggio con una multinazionale.
“In Sicilia sul pallet ci sono problemi aggiuntivi rispetto al continente – spiega Turrisi – L’isola non è un hub, i pallet riusabili circolano perlopiù internamente, e oltretutto anche un carico completo di pallet vuoti rischia di costare più del valore dei pallet trasportati. Poi, i CEDI della GDO sono quasi tutti nel catanese, mentre La Fonte è vicina a Palermo. Insomma, che riesce a fare noleggio da noi riesce a farlo poi in qualsiasi altro contesto: più difficoltà di così!”
Ma da pochi mesi La Fonte ha scelto un altro pooler, NolPal di Gruppo Casadei, optando per il circuito EPAL.
“Avendo lavorato con un grande gruppo, abbiamo verificato subito la solidità finanziaria – premette Turrisi – e a ruota la capacità di gestire elevati volumi: abbiamo preventivato più delle reali necessità e già non abbiamo in quella sede registrato nessuna difficoltà. Ma il vero banco di prova è stato nella reattività che stiamo testando in questi giorni in cui le linee di imbottigliamento incrementano del 100% la produttività in vista della stagione calda e del raddoppio di residenti sull’isola.”
Un picco improvviso della domanda comporta velocità di risposta, e nel fine linea non può esserci accumulo di bancali vuoti.
EPAL, quale sistema di pooling aperto ed altamente diffuso, dà maggiore disponibilità di reperimento ma non basta a garantire tempistica e qualità tecnica.
“Lavorare con NolPal è come avere un’azienda interna, o una divisione, ma senza i costi – spiega Turrisi – Riesce a ottimizzare flussi e volumi in un contesto fortemente frammentato e irregolare mettendo a fattor comune la gestione dei noleggi e dei parchi pallet di altri clienti dell’isola.”
L’efficacia della formula ha tuttavia suggerito a NolPal e a La Fonte di coinvolgere altre realtà del beverage a sud e a est dell’isola.
“Le aziende del comparto bevande hanno tratte, destinazioni, volumi e stagionalità identiche – sottolinea il direttore di La Fonte – Ci occorre poi la medesima qualità del pallet usato, quindi un accordo fra di noi è un po’ come fare un gruppo d’acquisto sul noleggio. Spuntiamo condizioni migliori presso Nolpal, ma gli retrocediamo benefici sotto forma di alti volumi, migliore gestione delle tempistiche e dei quantitativi, maggiore peso specifico nella relazione con la GDO.”
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