Il 2020 è stato un anno di grandi cambiamenti. La pandemia di Covid-19 e le misure adottate dai governi per fronteggiarla hanno modificato profondamente le abitudini dei consumatori.
Una delle prime conseguenze delle misure anti-contagio adottate nei vari Paesi è stato la crescita del commercio elettronico, un settore che da anni cresceva costantemente ma che negli ultimi mesi ha avuto un boost inimmaginabile fino allo scorso anno.
Se la crescita del commercio elettronico ha permesso alle aziende di superare i momenti di difficolta legato alle chiusure dei negozi fisici dall’altro ha mostrato tutte le lacune presenti all’interno dei business sia a livello di supply chain sia nei processi di evasione degli ordini.
Questi punti deboli sommati a infrastrutture digitali non all’altezza, siti che a causa di picchi di traffico si sono bloccati, stanno spingendo le aziende a investire per implementare tutte quelle aree aziendali non all’altezza della rivoluzione digitale in atto e che non sono in grado di gestire i ritmi e i volumi della logistica 4.0.
Per migliorare la logistica molte aziende stanno puntando su tre elementi: l’utilizzo di dati, l’Intelligenza Artificiale e il machine learning.
Uno sviluppo necessario per rendere la logistica davvero efficiente e performante.
A tal proposito sempre più realtà si stanno dotando di sistemi OMS con AI integrata in moda da evadere gli ordini in maniera più efficiente e anche economica.
L’intelligenza artificiale, utilizzata per l’analisi dei dati, è un valido strumento per la logistica delle aziende perché è in grado di prevedere con molta accuratezza i momenti di picco, di gestire al meglio le scorte e di ottimizzare la catena logistica evitando ritardi e rendendo la supply chain più efficiente ottimizzandone le fasi.