La pandemia causata dal virus Covid-19 ha reso necessaria l’introduzione di numerosi strumenti per garantire la sicurezza dei lavoratori sul luogo si lavoro.
Oltre ai DPI molte aziende hanno deciso di utilizzare strumenti in grado di monitorare la vicinanza dei lavoratori così da avvisarli in caso si trovassero a meno di 2 metri di distanza.
Amazon per effettuare questo tipo di controlli si è affidata a Proxemics, un software in grado di controllare in tempo reale la posizione dei lavoratori all’interno dei magazzini.
L’adozione di questo strumento non è stato subito accolto con favore dalle associazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl che nella maggior parte dei magazzini si sono opposte all’introduzione di questo strumento.
Dopo il rifiuto dei sindacati Amazon si è rivolta all’Ispettorato nazionale del lavoro che si è pronunciato a favore dell’introduzione di questo strumento ma solo a tempo determinato e comunque solo fino a quando l’emergenza legata al covid-19 non sarà conclusa.
Dopo questa pronuncia dell’Ispettorato nazionale del lavoro Proxemics è stato introdotto nelle strutture di Amazon presenti sul territorio nazionale.
Proxemics si aggiunge al sistema di video sorveglianza attivi all’interno delle strutture Amazon. Un sistema basato sulla video sorveglianza per monitorare la distanza tra i lavoratori è “Distance assistant”, un sistema che è in grado analizzare in tempo reale le immagini, anche quelle sfocate, e, misurando la distanza dei pixel, è in grado di stabile la distanza tra le persone: nel caso fosse inferiore ai due metri viene effettuato un richiamo.
Un altro sistema sempre basato sulla video sorveglianza è quello denominato Occupancy counter che è in grado di stabilire quanti addetti si trovano nelle aree comuni e ne regola il traffico.