In uno scenario quasi surreale, tra i molti problemi che ha causato la pandemia legata all’emergenza Coronavirus in tutto il mondo, c’è sicuramente quello legato all’aspetto lavorativo.
Tra le imprese che quest’anno sono riuscite a rimanere in piedi molti imprenditori vedono la giusta ripartenza solo alla fine del 2021.
Questo è quello che emerge dal report condotto da Deloitte, società leader nel settore della consulenza che, attraverso un’indagine ha messo in luce i numerosi problemi che si sono verificati nel mondo del lavoro.
La ricerca è stata svolta nel periodo che va tra la fine di agosto e i primi di ottobre e prende in considerazione diversi direttori finanziari di 1.600 aziende italiane ed europee.
Dallo studio emerge che: una delle principali preoccupazioni che affligge ogni giorno chi si occupa di consulenza e maneggia con cura i conti delle aziende è l’indebolimento della domanda.
In Italia il 16% delle aziende prevede di tornare ai livelli pre-crisi entro la fine dell’anno, mentre il 45% prevede di tornare su quei livelli solo nel secondo semestre 2021 o addirittura anche dopo.
Indubbiamente esistono diversi settori in cui la crisi ha influito maggiormente, si pensa ad esempio al settore del turismo o della ristorazione.
Per quanto riguarda il mercato della logistica e dei trasporti, la maggioranza (54%) dei direttori finanziari prevede di tornare ad un livello di ricavi precedente alla crisi solo entro la fine del prossimo anno o successivamente.
Ad influire è sicuramente la seconda ondata del Covid-19 che, proprio in questi ultimi mesi, sta mettendo ancora più a dura prova numerose categorie.