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Arriva l'etichetta RFID per monitorare la temperatura degli alimenti
Il Centro Ricerche ENEA di Portici ha sviluppato un dispositivo con tecnologia RFID


Packaging

Logistica RFID: in arrivo l’etichetta smart per il monitoraggio della temperatura dei prodotti

23 Marzo 2020

Le tecnologie in ambito packaging si stanno sempre più evolvendo in direzione dell’ecosostenibilità e degli utilizzi di materiali naturali.

Risale a poco tempo fa la notizia che il centro ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) di Brindisi ha scoperto nuove bioplastiche da utilizzare per il packaging alimentare.

Materiali naturali in grado non solo di proteggere il cibo ma anche di preservarne la freschezza e la durata senza l’utilizzo di sostanze chimiche.

A quella scoperta si aggiunge quella del Centro Ricerche ENEA di Portici che ha sviluppato un’etichetta in grado di monitorare lo stato di conservazione dei prodotti.

Questa nuova etichetta mostra la sua utilità soprattutto nel trasporto di beni deperibili come alimenti e medicinali. Questo nuovo sistema è in grado di rilevare dei picchi termici indesiderati così da mostrare in maniera chiara se la merce trasportata è ancora in buone condizioni o meno.

L’etichetta funziona come una sorta di termometro ipertecnologico, è in grado di memorizzare le informazioni relative ai picchi termici e non necessita di sensori o di batteria, essedo un dispositivo a tag passivo.

Il dispositivo, che si basa su una tecnologia RFID ad alta frequenza (Radio-Frequency Identification), non solo è in grado di segnalare il superamento delle soglie termiche impostate ma non interferisce in nessun modo con il passaggio di informazioni tra le etichette e i lettori convenzionali.

Il brevetto è stato depositato e dato il basso costo di produzione potrebbe essere impiegato su larga scala. Questo tipo di tecnologia si presta soprattutto a monitorare i movimenti delle merci nella supply chain logistica del freddo. Un settore in cui anche la più piccola variazione di temperatura può compromettere lo stato del carico.

Anche se la tecnologia della nuova etichetta è pronta bisogna ancora inserire nelle etichette RFID dei sensori in grado di verificare se l’alterazione dei prodotti sia volontaria o dipenda da cause esterne, come spiega Riccardo Miscioscia, ricercatore del Laboratorio di Nanomateriali e Dispositivi.





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