Il Supply Chain Manager, o responsabile della catena logistica e degli approvvigionamenti, è un ruolo emergente e sempre più importante all’interno del panorama commerciale contemporaneo.
È presente maggiormente nelle aziende produttive e commerciali e, malgrado marketing e vendite restino due aspetti fondamentali per il buon funzionamento di un’impresa, questa figura professionale ha un ruolo centrale nella gestione della supply chain e del complesso apparato aziendale.
Capacità organizzative, conoscenze tecnologiche e normative sono le tre parole chiave per un manager preparato.
Il Supply Chain Manager, cui viene affidato il funzionamento dell’intero iter logistico, dev’essere capace di ottimizzare, organizzare e controllare le diverse attività del processo di creazione di beni.
Un rallentamento o un’organizzazione superficiale sono infatti fattori che possono provocare intoppi e inefficienze nella produzione.
Risulta quindi indispensabile una buona coordinazione.
I compiti principali del Supply Chain Manager ruotano sostanzialmente attorno a tre punti fondamentali: la gestione dei collaboratori nella logistica, l’efficienza della catena logistica e l’evoluzione digitale del reparto.
Le capacità di leadership e di ascolto sono importanti skills per questa figura professionale, ma vanno affiancate a una conoscenza informatica sempre più richiesta nel mondo del lavoro.
Questo va associato a un’abilità nello studio e nella previsione dei cambiamenti.
L’aspetto informatico e l’adattamento sono due fattori che vanno di pari passo: questo risulta evidente nella richiesta sempre maggiore di competenze di digital-dexterity, che consiste nell’abilità di adattarsi in tempi brevi alle nuove tecnologie.
Per ricoprire questo ruolo viene richiesta una formazione professionale offerta da facoltà come ingegneria gestionale, economia o ingegneria dei trasporti.
Va inoltre aggiunta, come già detto in precedenza, un’abilita informatica in accordo con le necessità aziendali odierne.