Mobilità elettrica, in Italia dobbiamo cominciare a fare sul serio.
Dal 27 al 29 settembre, a Milano avrà luogo “E-mob, la conferenza nazionale della mobilità elettrica”, occasione per parlare proprio delle pratiche da adottare nel Bel Paese per dare un boost a questa nuova modalità di pensare la mobilità.
A Palazzo Lombardia, la sede regionale, avranno luogo tre giorni di conferenze, workshop ed eventi dedicati a cittadini, imprese e amministrazioni, di modo che ogni figura si impegni per avviare questa fondamentale trasformazione, da noi è ancora al rallentatore.
In Italia sono solo 4.827 le nuove auto elettriche, contro le 54.617 della Germania, le 47.298 del Regno Unito e le 36.835 della Francia.
La transizione è ancor più pressante se si pensa al numero delle città europee che hanno già messo “al bando” le auto diesel, prime responsabili dell’aumento della concentrazione degli ossidi di azoto. L’ultima è stata Francoforte, dove già dal prossimo febbraio non si potrà circolare con veicoli Euro 4.
In precedenza una decisione analoga era stata presa dalle amministrazioni di Parigi, Oslo e Rotterdam.
In Italia il cambiamento è ormai improcrastinabile, tenendo in considerazione che sono almeno 39 i capoluoghi di provincia dove almeno una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria rileva concentrazioni medie superiori ai 50 microgrammi al metro cubo, con una legge che fissa il valore massimo a 40.
Insomma, più auto elettriche e meno a combustione interna per aumentare il benessere del pianeta, ma anche il nostro.