Gli ingegneri del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, sono riusciti a trasformare i tag RFID in rivoluzionari sensori.
Lavorando sulle frequenze UHF (Ultra High Frequencies), infatti, hanno configurato la tecnologia a radiofrequenze per rilevare picchi di glucosio, spiegando che in futuro potrebbero migliorare la sensibilità dei tag e portarli a individuare gas e altri composti chimici nell’aria.
La soluzione sviluppata dagli scienziati americani, una volta perfezionata, potrebbe consentire l’installazione di reti di sensori ambientali economiche e semplici da utilizzare.
“Immaginate di poter creare migliaia di economici tag RFID che possono semplicemente essere incollati sui muri di un’infrastruttura o sugli oggetti nei dintorni – spiega Sai Nithin Reddy Kantareddy, neolaureato in ingegneria meccanica al MIT – in modo da poter rilevare i gas più comuni come l’ammoniaca o il monossido di carbonio, senza necessità di utilizzare una fonte di energia come le batterie.
Si potrebbero implementare in un enorme network con costi contenutissimi”.