È un’Italia a due velocità quella che corre nel mondo dell’e-commerce: il settore è in crescita, ma è frenato dalla logistica.
Con una crescita del 15% prevista quest’anno rispetto al 2017 e un valore assoluto di 27 miliardi, il valore dei singoli segmenti – dagli storici capofila dell’abbigliamento e dell’informatica, gli ultimi dati danno in forte crescita anche l’arredo, il food e altri – potrebbe salire vertiginosamente se non limitati dai rallentamenti del mondo dei trasporti.
“Il fattore logistica, e in particolare la logistica ultimo miglio – spiega Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano – emerge sempre più come un formidabile fattore critico di successo, con molta sperimentazione su modelli alternativi e come un importante tema di complessiva sostenibilità dell’e-commerce”.
Secondo l’Osservatorio, quest’anno si registreranno circa 230 milioni di spedizioni in Italia, di cui il 10/15% solo a Milano, con una conseguente mobilitazione di circa 350mila pacchi al giorno nel capoluogo lombardo.
Ad intervenire in questo mondo in veloce trasformazione vi sono, con peso sempre maggiore, le startup: con il 76,4% dei pacchi ritirato a casa – e solo il 9% in un delivery point – le neonate aziende garantiscono servizi extra che, come dimostrato dalle ultime osservazioni, garantiscono un valore aggiunto dall’alto valore percepito: tra tutti la consegna al piano e in un giorno definito, quella durante il sabato o in fascia serale, sembrano essere destinati, insieme alla riduzione dei costi e all’accelerazione dei tempi di delivery, il futuro prossimo della logistica dell’ultimo miglio.