PlastiCircle è un progetto finanziato da UE Horizon2020 e avviato dalla fine dello scorso mese a Valencia, il quale ha l’obiettivo di implementare la raccolta differenziata così come il trasporto, selezione e la resa nel riciclo del packaging in materiale plastico.
I partner che hanno aderito sono una ventina, tra cui il Centro Ricerche Fiat e il Consorzio Proplast di Rivalta Scrivia, e sono coordinati dal Centro di ricerche spagnolo Instituto Tecnologico del Embalaje, Trasporte y Logistica.
Il progetto include non solo lo sviluppo di tecnologie che sappiano rilevare la quantità e la qualità degli imballaggi gettati nei cassonetti dai cittadini, ma anche la diminuzione dei costi di trasporto dei rifiuti; a questo scopo gli impianti di smaltimento saranno dotati di un sensore che sarà in grado di monitorare il livello di riempimento.
A questo si aggiungono tecnologie innovative che si occuperanno di separare e riciclare le parti in plastica degli imballaggi, anche in caso di confezioni a più strati e con più materiali.
Nell’ultima fase si potenzieranno le capacità di conversione dei materiali recuperati in componenti per automobili, in pannelli per turbine e coperture, ma anche sacchi per la spazzatura, recinzioni, panchine e parti di asfalto.
Il coordinatore del progetto, César Aliaga, ha commentato: “Nell’Unione Europea vengono generate ogni anno oltre 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici (50 kg per cittadino).
Di questi, solo il 29,7% viene riciclato, mentre il 39,5% è incenerito e il 30,8% finisce in discarica.
Il riciclo della plastica può essere migliorato se riusciamo ad aumentare i tassi di raccolta e implementare nuove tecnologie di smistamento, che consentano la trasformazione di plastica di alta qualità in prodotti utili con un valore commerciale”.