I membri del Parlamento europeo hanno appena approvato l’utilizzo di una sorta di etichetta che potrà essere applicata dai produttori hardware su base volontaria.
Questa etichetta, o bollino, dovrà riportare informazioni sull’indice di riparabilità del prodotto acquistato, sulla possibilità di compiere aggiornamenti hardware, la sua vista stimata e altre specifiche tecniche che potranno orientare al meglio i consumatori al momento di portare a termine la propria scelta.
Il congresso di Strasburgo ha in questo modo proposto e sollecitato la Commissione europea, che potrà ora valutare se la strada proposta sia o meno percorribile.
L’azione del Parlamento europeo mira in questo modo a intervenire sul tema dell’obsolescenza programmata, che altro non è che la produzione di un bene con una durata della vita già a tavolino predefinita.
Altre finalità dell’azione sono la riduzione degli sprechi e dei rifiuti.
Ultima finalità è quella di ridurre nel limite del possibile la produzione di smartphone o apparecchi elettronici unibody in cui la batteria non è rimovibile, situazione che obbligherebbe alcuni consumatori a gettare i prodotti ancora potenzialmente funzionanti.