5 Aprile 2018
Come s’inquadra un magazzino nel mondo di oggi?
La realtà è che oggi l’azienda si trova a vivere in un mondo dove gli attori e i ruoli si trasformano di continuo: la nostra azienda si trova a interagire con clienti, fornitori, concorrenti e con altre aziende che, non rientrando nelle categorie precedenti, potremmo definire complementari.
Le informazioni viaggiano in modo sempre più rapido, e stiamo assistendo alla eliminazione delle barriere spaziali e temporali.
Fino a qualche anno fa i processi di sviluppo dei nuovi prodotti erano relativamente lenti, il ciclo di vita degli stessi prodotti era lungo, la domanda del mercato era stabile.
I mercati erano omogenei, e chiedevano alle aziende di fornire loro prodotti standardizzati, di qualità, a un prezzo conveniente.
Questo qualche anno fa.
Ora la storia è cambiata: i processi di sviluppo dei nuovi prodotti sono divenuti veloci, il ciclo di vita dei prodotti stessi è breve, la domanda è diventata frammentata.
I mercati sono eterogenei, e se prima si accontentavano di prodotti “standardizzati”, oggi richiedono prodotti “personalizzati”, ma sempre di alta qualità e a un prezzo conveniente.
Dal punto di vista industriale, e quindi anche logistico, fino ad arrivare al magazzino, questo comporta notevoli cambiamenti.
Innanzitutto i processi produttivi di massa non soddisfano più le nuove richieste del mercato.
Occorrono processi produttivi innovativi e “flessibili”.
Il magazzino poi, in quanto ultimo anello della catena logistica, ha cambiato pelle: da luogo fisico per gestire le scorte ed evadere gli ordini è diventato sempre più spesso il luogo dove i prodotti vengono “personalizzati”.
Questo naturalmente comporta la conseguenza che nel layout devono essere previste aree opportunamente attrezzate dove svolgere attività di packaging, copacking, kitting e chi più ne ha più ne metta.