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Supply Chain Management: di cosa stiamo parlando? - Logisticamente

Logistica, operatori logistici e supply chain: come intervenire su queste funzioni?




13 Febbraio 2019

Supply Chain Management: di cosa stiamo parlando?

Da qualche anno i logistici hanno affiancato la parola “Logistica” ad un’altra parola – o meglio espressione – che alcuni utilizzano erroneamente come sinonimo, ovvero: “Supply Chain Management”.
Come la Logistica è gestione unitaria di flussi all’interno di una azienda, così il Supply Chain Management è gestione unitaria di flussi lungo un’intera filiera produttivo-distributiva.

La logica innovativa che sta alla base di questa “estensione”, pensata da individui ed aziende che credevano e credono più di altri alla leva competitiva della “vecchia logistica”, è la seguente: se il gestire in modo razionale ed integrato i flussi fisici all’interno delle aziende ha prodotto tanti vantaggi – e per di più con poca spesa – quanto maggiori potranno essere i risparmi che deriveranno dal “portar fuori” dall’azienda questo stesso concetto?
Se l’intero flusso è affidato ad un’unica mente, questi non svolgerebbe mai attività inutili, doppie, senza alcun valore aggiunto.

Il discorso non fa una grinza.
E non c’è logistico che non concordi con simili affermazioni, ma ciò non toglie che, se analizziamo obiettivamente questo concetto, non possono non sorgere alcuni piccoli-grandi interrogativi:

  • A chi spetta gestire l’intero flusso? A chi sta a monte, a chi sta a valle, al più abile o al più potente?
  • Ammesso che l’accordo si trovi e che ne discendano dei vantaggi, come spartirli tra le aziende della filiera?
  • I due “personaggi” tipici che costituivano l’interfaccia tra le aziende “venditore” e “compratore” vedono sicuramente diminuito il loro potere se si realizza il flusso continuo: come reagiranno a questo fatto?
  • Il sistema informativo aziendale dovrà gestire una complessità maggiore: sarà in grado di farlo?

La questione non è banale, e infatti è ancora aperta: c’è ancora molto da sperimentare e nessuno, probabilmente, è in grado oggi di proporre soluzioni sicure, collaudate, men che meno standardizzate.
In sostanza, un conto è la teoria e un conto è la pratica; la validità del concetto non è comunque in discussione!
Bisogna crederci e lavorarci!