8 Maggio 2019
di Paolo Azzali
A volte si incontrano aziende che dispongono di organizzazioni logistiche inadeguate a supportare il loro business.
Non sto parlando di organizzazioni logistiche scadenti, semplicemente inadeguate.
La cosa non è trascurabile: l’azienda diventa poco orientata al mercato, si manifesta un certo caos aziendale, a volte si riscontrano anche sfiducia e rifiuto della logistica stessa, che invece potrebbe diventare un’arma competitiva.
Tutto ciò ci insegna una cosa: quando un logistico vuole ri-progettare il sistema logistico della sua azienda deve, innanzi tutto, interpretarne correttamente la strategia.
Cosa significa?
Semplificando un poco, potremmo dire che un’azienda può decidere di competere (e quindi di essere più brava dei concorrenti) perseguendo una strategia di “innovazione”, di “costo” o di “servizio”.
Nel primo caso, l’azienda punterà ad “essere brava” (e quindi ad avere una leadership) nell’inventare e proporre con una certa frequenza nuovi prodotti al mercato; nel secondo caso l’azienda punterà ad “essere brava” nel produrre e vendere prodotti a basso costo; nel terzo caso l’azienda punterà ad “essere brava” nel servire bene il cliente (consegnare bene o proporre un assortimento vasto, o …altro ancora).
In ciascuno dei tre casi, il sistema logistico aziendale non può essere uguale; e questo in quanto:
Per esempio:
In conclusione, per capire come raggiungere certi obiettivi attraverso la logistica è necessario sapere prima quali sono questi obiettivi.
Interpretando correttamente la strategia dell’azienda si capisce in quale direzione lavorare.