11 Luglio 2011
Questo è l’ultimo editoriale che anticipa le ferie estive.
L’estate, in Italia specialmente, rappresenta una sorta di chiusura dell’esercizio economico delle aziende: per molti si tratta di una pausa ancora più significativa di quella natalizia e di fine anno.
Da un punto di vista strategico ed operativo nel mese di settembre “si ricomincia” e quindi il mese di giugno è un mese di bilanci, riflessioni, speranze.
Io stesso, sia personalmente sia soprattutto professionalmente, mi ritrovo in questo periodo a riflettere su quello che è stato e quello che sarà della mia “cara logistica”.
Se penso al futuro (non solo a quello prossimo) ho qualche certezza e alcune speranze; ve le comunico apertamente, in ordine sparso.
Spero che le aziende pensino meglio alla logistica; non pretendo di più, ma solo meglio.
Spero che vedano la logistica come un’opportunità per migliorare la loro competitività e non solo come un problema da risolvere in fretta.
Spero si dissolva, almeno un poco, l’attuale ossessione sui costi logistici da ridurre nel breve periodo; mi auguro che le aziende rivolgano più attenzione a scelte strategiche e di servizio al cliente che avranno un impatto positivo anche sui costi, ma nel medio periodo.
Credo che l’atteggiamento odierno dipenda in buona misura dalla congiuntura economica generale, ma anche da un non corretto approccio mentale dei manager (logistici e non).
Spero di incontrare meno persone presuntuose che pensano di sapere tutto sulla logistica quando invece sanno veramente poco; auguro inoltre a molti manager che credono di dover gestire una logistica unica e particolare di ritrovare un po’ di obiettività.
Spero che le aziende abbiano più fiducia nella tecnologia, nell’automazione, nell’informatica; al contempo spero che tecnologi ed informatici diventino più disponibili, meno permalosi, meno superficiali, più attenti ai veri bisogni delle aziende ed anche più comprensivi delle difficoltà delle stesse.
Spero che si torni a dare valore alle persone che valgono. Oggi si tende a non considerare il tempo delle persone competenti ed esperte; è invece proprio questo tempo e questo valore che fa la differenza tra un sistema logistico che funziona ed uno che non funziona affatto.
Spero che la formazione professionale venga sempre più apprezzata e capita; spero anche che non la si confonda mai con la consulenza professionale.
Sono due cose diverse che hanno obiettivi diversi: con la formazione si preparano le persone a fare meglio un mestiere, con la consulenza si ottengono pareri per risolvere problemi specifici.
Spero che le aziende si mettano a lavorare sulla logistica al momento giusto, e quindi dall’inizio, e nel modo giusto, e quindi con una diagnosi della situazione attuale che generi un piano d’azione logistico che contenga indicazioni precise per migliorare le varie aree della logistica.
Spero che l’organizzazione dei magazzini delle aziende venga sempre più “pensata” e sempre meno “subita” o “ereditata”. Spero anche che in tutti i magazzini ci sia un WMS degno di questo nome.
Spero che le scorte vengano gestite, pianificate e dimensionate con un approccio più scientifico e con il supporto di software adeguati (esistono!!!).
Spero che tutte le aziende che vogliono gestire la propria logistica in outsourcing trovino l’operatore logistico giusto.
Buona estate a tutti.
P.S. Speranza delle speranze.
Spero che nelle aziende aumenti il numero delle persone di potere (titolari, top manager, amministratori, ecc.) con un po’ di cultura logistica.
Un capo non deve essere un tecnico di logistica, ma se ne sapesse un po’…molte delle mie speranze si realizzerebbero in un batter d’occhio.