Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
Logistics Spending Review? Inizierei dalle scorte - Logisticamente

Il sito italiano di consulenza ed informazione logistica




6 Maggio 2015

Logistics Spending Review? Inizierei dalle scorte

(Già pubblicato in Il Giornale della Logistica)

La spendig review è ormai una pratica consolidata anche nel mondo della logistica.
L’incidenza dei costi logistici sul fatturato delle aziende è stata sempre piuttosto importante (dal 5% al 30% a seconda della tipologia di azienda e del settore merceologico), la necessità di questi ultimi anni di grande crisi di recuperare un minimo di marginalità sul business ha stressato però al massimo questo atteggiamento nel management aziendale.

Ma come si fa a ridurre veramente il costo della logistica di un’azienda?
Semplificando un po’, potremmo affermare che circa la metà dei costi logistici di un’azienda fanno capo ai trasporti, un 30% al magazzino, un 20% alle scorte.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la vecchia buona abitudine di “sparare al bersaglio grosso per avere più possibilità di centrarlo”, non è però sempre vera.
Paradossalmente oggi il costo logistico più facilmente aggredibile è quello più piccolo, quello delle scorte.

Come dicevamo poc’anzi, si tratta comunque di un costo in assoluto ragguardevole e anche, tutto sommato, facilmente calcolabile con precisione: si consideri infatti che il costo di conservazione delle scorte difficilmente scende sotto il 15% del loro valore (ciò significa che un milione di scorta in magazzino costa almeno, e sottolineo l’almeno, 150 mila euro dall’anno all’azienda che li “conserva”).

Il costo logistico delle scorte è poi quello generalmente meno razionalizzato nelle aziende: tutti si sono già occupati dei trasporti (anche se ogni tanto incontro ancora realtà che potrebbero risparmiare parecchio anche qui), molti si sono già occupati del magazzino (anche se ci sono un sacco di magazzini che non funzionano bene), pochi si sono occupati delle scorte e della loro pianificazione, una materia complessa che lascia poco spazio all’improvvisazione e all’intuito.

Le scorte poi sono il costo logistico dei tre che, cronologicamente, si genera per primo: prima produci le scorte, poi le metti in un magazzino, poi le trasporti.
E’ logico pensare che se inizio a ridurre il primo costo logistico che genero, tutti quelli che seguono beneficeranno conseguentemente di questa riduzione.
Se ho poche scorte mi serve infatti un magazzino più piccolo e forse più semplice da organizzare, e poi probabilmente devo trasportare solo le cose giuste senza sprecare tempo e risorse.

Ma come si riduce allora praticamente il costo logistico delle scorte di un’azienda?
Ecco la mia risposta:
1) si misurano con precisione;
2) si classificano dettagliatamente;
3) si individua lo loro natura e si riducono conseguentemente quelle giuste della quantità giusta.

La scorta media è l’indicatore adeguato per quantificare economicamente le scorte di un’azienda.
E’ molto semplice anche da calcolare.
Ricordatevi sempre che un’azienda ha scorte alte o basse quando le ha mediamente alte o mediamente basse.
I valori puntuali non sono mai significativi.

Per classificare poi la merce che viene conservata in un magazzino consiglio di effettuare la “sempreverde” Cross Analysis (volgarmente detta analisi ABC incrociata valore del venduto – valore della scorta media).
Con questa si riescono ad individuare esattamente quali sono i prodotti sui quali è probabilmente realizzabile una effettiva riduzione delle scorte e si capisce se l’operazione che si intende intraprendere avrà un impatto economico significativo o meno.

Per scoprire infine la natura delle scorte conservate bisogna osservarne l’andamento.
Un grafico con i dati giornalieri della scorta in mano va benissimo.
Occupatevi solo dei prodotti più importanti (ad esempio di classe A/A) ed iniziate da quelli più importanti.
Cercate di scoprire se siete dei gestori troppo prudenti (scorte di sicurezza eccessiva da rimuovere in parte), se siete troppo condizionati da lotti eccessivi (cercate di ridurli) o se non riuscite a leggere la stagionalità dei consumi (e quindi non riuscite ad adeguare i rifornimenti).

A questo punto il gioco è quasi fatto e vi assicuro che questo percorso è relativamente semplice; più facile a farsi che a dirsi (in poche righe); con un po’ di esperienza è anche velocissimo.
I risultati sono sempre sorprendenti.
Provateci!
Buona Logistics Spending Review a tutti.

P.S.
Logisticamente e Intralogistica Italia organizzano per il prossimo 19 maggio a Milano (Fieramilano – Rho) un Convegno gratuito dal titolo “Logistics Spending Review e Intralogistica. Come ridurre i costi della logistica investendo bene nell’intralogistica“.
Si tratta di un’ottima occasione per conoscere le soluzioni per l’intralogistica adottate dalle aziende che sono state in grado di recuperare redditività riducendo i costi della logistica di magazzino.

Per informazioni e aggiornamenti visita il sito www.logisticamente.it