29 Gennaio 2020
Rispetto ad altre aree aziendali, tocca ammetterlo, la logistica appare meno dinamica.
Già ci siamo detti e ripetuti che è bruttina e non ha un grande appeal, ma ora come se non bastasse la logistica sembra procedere a una velocità inferiore rispetto al resto del mondo, almeno per quanto riguarda la capacità d’inventare qualcosa di veramente nuovo.
I logistici inventano poco, al massimo si arrangiano o s’ingegnano.
Ma effettivamente c’è qualcosa di nuovo da aspettarsi per i prossimi anni?
Nuove attrezzature?
Nuovi sistemi di automazione?
Nuovi sistemi informativi?
A costo di apparire pessimista e di attirarmi gli strali di chi vende tecnologia, la risposta che mi sento di dare è: no!
Intendo: secondo me non succederà nulla di eclatante nei prossimi anni dal punto di vista tecnologico. Si migliorerà quanto esiste già, ma penso non ci saranno invenzioni tecnologiche in grado di stravolgere il mercato.
La mia convinzione si basa su quanto è successo negli ultimi anni nel nostro mondo e sul ruolo che riveste la logistica nella vita delle aziende: un ministro bravo ma senza portafoglio.
Credo che invece cambieranno in misura importante altri due elementi, che non sono propriamente tecnologici.
Il primo elemento che secondo me cambierà è il peso specifico degli integratori, o general contractor, nell’ambito del mercato dei fornitori di sistemi di automazione e più in generale dei sistemi di handling.
In questo mercato esiste una divisione: da un lato c’è chi vende ciò che produce, dall’altro c’è chi vende anche ciò che producono gli altri (gli integratori, appunto).
Il mio parere è che il mondo degli integratori crescerà, e sempre più spesso sarà il tramite tra chi costruisce e chi compra.
Il secondo elemento che penso potrà avere un impatto importante è legato al ruolo dei 3PL: gli operatori logistici. Sempre più spesso i 3PL decidono di investire in impianti logistici evoluti, specie a fronte di contratti di ampio respiro e di lunga durata siglati con aziende di dimensioni rilevanti.