11 Marzo 2013
Logisticamente parlando, la collaborazione tra aziende razionalizza e snellisce il flusso di materiali e informazioni, elimina attività a basso valore aggiunto e riduce gli errori.
La collaborazione, in pratica, genera economie, migliora le prestazioni e rende quindi più competitivi tutti i soggetti che ne sono coinvolti.
Se ci pensiamo bene, l’idea della collaborazione non è nuova al mondo della logistica; anzi, potremmo dire che la collaborazione sia quasi l’essenza stessa della logistica.
La logistica nasce infatti come disciplina che integra (e quindi fa collaborare) le varie funzioni dell’azienda e poi, col tempo, si trasforma in supply chain management che, praticamente, è una disciplina che integra (e quindi fa collaborare) le logistiche di più aziende generalmente abituate a confrontarsi solo in un rapporto fornitore/cliente.
Questo concetto ogni tanto le aziende (e anche i loro logistici) se lo dimenticano.
Poi arriva la crisi, la mancanza di risorse, la necessità di raschiare il fondo del barile per sopravvivere, e allora tornano alla mente di molti le cose buone che si dovevano e si potevano fare ma non si sono fatte perché “problematiche” sotto vari aspetti.
Oggi siamo in questa situazione e la necessità rende tutti più intraprendenti e… collaborativi.
Come logistico sono molto contento di questo; quanto segue costituisce un ulteriore spunto di riflessione per contribuire alla causa.
Ho accennato poc’anzi alle relazioni fornitore/cliente.
Queste relazioni si sostanziano in modo evidente nel processo di approvvigionamento dei materiali che il cliente acquista dal fornitore (materie prime, semilavorati d’acquisto o prodotti finiti).
In molti casi il cliente è costretto, vista l’organizzazione del suo business, ad acquistare dal fornitore su base previsionale.
Al buio quindi, senza sapere esattamente quanti materiali gli serviranno e per quando gli serviranno.
Il fornitore si deve comunque mettere in magazzino in anticipo questi materiali per essere pronto e rapido quando gli serviranno.
In pratica il fornitore deve gestire delle scorte.
Quasi tutti i sistemi e modelli che ciascun cliente può pensare di adottare per gestire le sue scorte considerano il “tempo di consegna” (il famoso lead time) come una variabile fondamentale.
La dimensione e qualità delle scorte che un’azienda conserva nel suo magazzino sono funzione di questo lead time.
Una parte importante dei costi che questa azienda sostiene ed una parte importante del livello di servizio che questa azienda riesce ad offrire ai suoi clienti dipende dal lead time dei suoi fornitori. Più questo lead time è breve e certo, meglio è!
Cari logistici, provate a pensare di lavorare per migliorare la collaborazione e la trasparenza con i vostri clienti ed i vostri fornitori.
Provate a pensare all’incertezza ed all’indeterminatezza con la quale si comunicano i fabbisogni futuri ai fornitori.
Provate a pensare alla fase di emissione dell’ordine ed allo spreco di comunicazioni cartacee contraddittorie.
Provate a pensare alla fase di trattativa, all’esigenza di gestire le varie proposte di modifica degli accordi e alla loro “registrazione ” sui rispettivi sistemi informativi.
Provate a pensare alla gestione dei solleciti.
Come diventerebbe il famoso “lead time” con il quale dovete sempre fare i conti?
Ricordatevene, la collaborazione rende competitivi. Anche in logistica, ci mancherebbe!
Buona logistica collaborativa.