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Intensi o selettivi? - Logisticamente

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21 Febbraio 2018

Intensi o selettivi?

La selettività è quel parametro che consente di capire se la scaffalatura permette di accedere in qualsiasi momento a qualsiasi unità di carico oppure no.
Esistono, infatti, scaffalature di tipo “intensivo” dove alcune unità di carico sono posizionate “dietro” ad altre, per sfruttare meglio il volume disponibile nel magazzino.
Le “unità dietro” naturalmente non possono essere movimentate prima delle “unità davanti”, e quindi questi sistemi intensivi, pur utilissimi, presentano questa particolarità di cui è molto importante tener conto.
Se, per esempio nel nostro magazzino dobbiamo ubicare unità di carico tutte differenti una dall’altra, ovvero tutte appartenenti ad articoli diversi, un sistema intensivo non sarà adatto allo scopo, in quanto ci obbligherà a compiere spesso dei movimenti “inutili”.
Al contrario, se nel nostro magazzino sono presenti numerose unità di carico di uno stesso articolo, un sistema intensivo ci consentirà di risparmiare spazio e soldi.
Per quanto riguarda i mezzi di movimentazione a servizio della scaffalatura, ci troviamo di fronte a una scelta importante: corridoi larghi o stretti?
Un corridoio stretto sfrutta meglio il volume disponibile del magazzino, ma non consente a più mezzi o a più operatori di lavorare contemporaneamente nello stesso corridoio.
Flessibilità o saturazione?
Efficacia o efficienza?
Il solito dilemma.
Un corridoio largo consente di utilizzare un carrello di tipo frontale, ovvero un carrello che corre lungo il corridoio e quindi compie una manovra per posizionarsi frontalmente rispetto alla unità di carico da prelevare, il corridoio stretto invece vincola a utilizzare un mezzo di tipo diverso, che lavora “incastrato” nel corridoio, costretto a seguire delle guide metalliche, o una guida a induzione magnetica.
Mettendo insieme un tipo di scaffalatura e un tipo di carrello, costruiamo il nostro sistema di handling sulla base delle nostre esigenze.
Occorre stabilire quale deve essere la capacità di stoccaggio in funzione dello spazio disponibile, di quanta flessibilità abbiamo bisogno in funzione dei picchi e della stagionalità, e infine se la maggior parte dei nostri ordini è composta da unità di carico intere o da prelievi frazionati.