9 Settembre 2020
Chi come me, “vive” da molti anni l’organizzazione delle aziende italiane sa di doversi continuamente confrontare con le due tradizionali “alternative” della logistica: costi e servizio.
In realtà una delle due è molto più apprezzata dell’altra.
Le cose non sembrano purtroppo essere cambiate molto da quando, ormai quasi 30 anni fa, la parola Logistica ha fatto la sua comparsa nel mondo aziendale: dalla logistica e dai logistici si pretende fondamentalmente la riduzione di alcuni costi.
E questo è un bel problema!
La riduzione dei costi logistici infatti, sebbene auspicabile, non è mai sufficiente ad ottenere un vero e duraturo vantaggio competitivo, a meno che non si parta da una situazione disastrosa: in tal caso al limite ci possiamo garantire qualche anno di sopravvivenza.
Bisogna quindi smetterla di chiedere ai logistici solo di ridurre i costi; ed i logistici devono imparare a dire che il loro mestiere è anche quello di contribuire ad aumentare i ricavi.
Si, proprio così: aumentare il servizio, soddisfare i clienti, aumentare i ricavi.
Ed è di ricavi che le aziende italiane hanno bisogno oggi!
Provate a pensare a quante volte abbiamo sentito dire ai top manager che per reggere la concorrenza internazionale servono aziende grandi, con grandi fatturati e che per far questo è necessario acquistare altre aziende effettuare fusioni, allargare i mercati, ecc.
Non c’è forse in loro un po’ di incoerenza quando sbandierano la logistica come grande arma per il recupero dell’efficienza e la riduzione dei costi?
Il ragionamento che si genera nelle loro aziende è più o meno il seguente.
“Non siamo competitivi, dobbiamo recuperare marginalità, dobbiamo ridurre i costi, cerchiamo di ridurre i costi della logistica dove si stanno spendendo un sacco di soldi (nessuno conosce bene quanti)”.
A questo segue spesso un buon lavoro del logistico che “porta a casa” con grandi sforzi il suo bel risultato in termini di riduzione costi ed anche un certo, ma mai esagerato, riconoscimento.
Trascorre un anno o poco più e l’azienda è competitiva come prima; in pratica non lo è.
Il ragionamento aziendale a questo punto si sviluppa così:
“Non siamo competitivi, abbiamo lavorato molto sulla logistica ma è servito a poco. Con la logistica non si compete”.
La frittata è fatta: Messa così…i logistici sono poco utili. Senza via di scampo!
Ai logistici vanno invece richiesti interventi che rendano i clienti abituali talmente soddisfatti e contenti del servizio ricevuto, da incrementare nettamente i loro acquisti anche in presenza della generalizzata e importante crisi dei consumi che, per vari motivi, caratterizza la nostra epoca.
Buon lavoro!!!
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