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Divieto di sorpasso sulla A1: l’autotrasporto contro una misura che blocca la logistica italiana
FIAP contesta la decisione unilaterale di Autostrade per l’Italia: servono dati, dialogo e responsabilità condivisa


Trasporti Nazionali e Internazionali

Divieto di sorpasso sulla A1: l’autotrasporto contro una misura che blocca la logistica italiana

1 Novembre 2025

Dal 3 novembre, i mezzi pesanti con massa superiore alle 12 tonnellate non potranno più sorpassare nel tratto dell’A1 tra Incisa-Reggello e Chiusi, in entrambe le direzioni. La decisione, annunciata da Autostrade per l’Italia come “sperimentale”, ha sollevato la ferma opposizione della FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali – che denuncia l’assenza di condivisione e confronto con il settore. Il provvedimento, lungo circa 90 km sulla principale dorsale italiana, impatta direttamente su una delle tratte più trafficate del Paese, strategica per i flussi Nord-Sud e per la mobilità delle merci da e verso i principali poli produttivi del Centro Italia.

Effetti concreti su tempi, costi e produttività

Secondo le stime diffuse dalla FIAP, la limitazione potrebbe determinare ritardi fino a 30 minuti per tratta, con un effetto domino su turni di guida, consumi di carburante e puntualità delle consegne. Le ripercussioni sarebbero particolarmente gravi per i trasporti alimentari e farmaceutici, dove la tempestività rappresenta un requisito di sicurezza oltre che di efficienza. Ogni minuto di fermo o rallentamento può tradursi in aumenti di costo diretti e indiretti, compromettendo la produttività complessiva della supply chain.
La misura, spiegano dalla Federazione, non tiene conto della complessità operativa del trasporto pesante, né dei vincoli imposti da orari di carico e scarico, finestre di consegna e tempi di guida regolamentati. L’obiettivo dichiarato di migliorare la fluidità del traffico appare quindi parziale, se non controproducente, poiché sposta le criticità del traffico privato sul comparto professionale.

FIAP chiede un tavolo tecnico e dati oggettivi

La Federazione giudica la decisione “unilaterale” e “priva di trasparenza”. Il Segretario Generale Alessandro Peron ha sottolineato la necessità di una valutazione indipendente sugli impatti economici e logistici della misura, chiedendo l’apertura immediata di un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’obiettivo è chiaro: analizzare dati concreti, coinvolgere le associazioni di categoria, la Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia, e definire soluzioni equilibrate che migliorino la sicurezza senza penalizzare il trasporto merci.
FIAP ha annunciato di voler coinvolgere anche le altre sigle del comparto per una posizione comune. Il messaggio è netto: la sicurezza stradale è una priorità condivisa, ma va perseguita con approcci sistemici e collaborativi, non con misure che rischiano di rallentare l’intero ecosistema logistico nazionale.

Una questione di metodo e di visione

La controversia sul divieto di sorpasso apre una riflessione più ampia sul rapporto tra regolazione del traffico e competitività logistica. Interventi non concertati rischiano di compromettere l’efficienza delle filiere, soprattutto in un momento in cui il settore sta affrontando sfide legate a carenza di autisti, inflazione dei costi e transizione energetica. In questo scenario, la collaborazione tra gestori infrastrutturali e operatori diventa cruciale per sviluppare soluzioni che coniughino sicurezza, fluidità e produttività.
Per FIAP, la priorità è trasformare le politiche sperimentali in strategie condivise e basate su dati reali, perché ogni decisione sulla rete autostradale nazionale incide direttamente sul costo e sulla qualità del servizio logistico in Italia.

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