Premessa
Il convegno Logistica senza frontiere, in programma a Parma il 9 aprile 2008 presso il Centro Polifunzionale del Campus Universitario, è dedicato a chi desidera conoscere lo stato dell’arte e le prospettive future delle soluzioni strategiche e tecnologiche per abbattere le “frontiere” che impediscono l’ottimizzazione dei flussi interni ed esterni all’azienda.
Due sono probabilmente le leve su cui concentrare l’innovazione per abbattere le barriere che impediscono la realizzazione di una logistica senza frontiere:
- i sistemi informativi e le nuove tecnologie dell’automazione indispensabili per l’integrazione dei flussi e delle informazioni a tutti i livelli;
- una nuova visione dell’outsourcing logistico
che grazie alla possibilità di realizzare economie di scala nella
movimentazione dei volumi e, soprattutto, grazie alla capacità di
dialogo con produttori e distributori può concretizzare il concetto di
“sistema logistico”.
Qui di seguito forniamo un’anticipazione delle presentazioni in agenda, che i relatori hanno voluto mettere a disposizione dei frequentatori di Logisticamente.it
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Giulia Urgeletti Tinarelli: SCM: non più SE, ma COME fare
Mercoledì 9 aprile con il convegno Logistica senza frontiere vorremmo soffermarci a considerare la situazione in cui si trovano ad operare le aziende, in particolare quelle italiane, oggi, nel 2008 a otto anni circa dal momento in cui si cominciò a parlare di S.C.M. ovvero di Logistica senza frontiere.
Vorremmo sentir dire in tutta sincerità dai nostri relatori che cosa è mutato da allora e che cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro.
La Logistica ha davvero cambiato pelle, diventando S.C.M., oppure ha cambiato solo nome, restando in pratica, quella che era?
Certo, l’idea di abbattere le frontiere tra le aziende di una stessa filiera era affascinante e prometteva grandi risultati, maggiori di quelli mai ottenuti, perché faceva intravedere un ulteriore avvicinamento all’eterno “sogno” del logistico: “più servizio a minor costo”.
E tuttavia una pluralità di motivi – tecnologici, gestionali, strategici – indussero i più a rinunciarvi facendo prevalere una logica di breve, brevissimo orizzonte e per di più settoriale, sull’interesse collettivo economico ed ecologico.
Ma, specialmente in questi ultimi anni, alcuni fatti indiscutibili come l’incremento dei volumi trasportati, il rincaro dei carburanti, l’aumentata concorrenza dei paesi orientali, la maggiore consapevolezza della gravità dei problemi ecologici collegati alle non – scelte logistiche, stanno cambiando gli scenari al punto che non serve più discutere se fare o non fare, ma solo cercare di capire cosa fare e come farlo per realizzare una logistica senza frontiere.
Abbiamo chiesto a Claudio Ferrozzi, autore dei due più bei libri di S.C.M. scritti in lingua italiana, di dirci cosa pensa in proposito e ad alcune aziende “virtuose” di raccontare quel che hanno realizzato, utilizzando anche, ma non solo, tecnologie innovative.
Nel bene e nel male “il futuro è già cominciato”: ed io vi confesso che mi fa molto piacere che se ne parli,in questa bella sede della nostra Università, che è una delle più “antiche” università italiane, e pur tuttavia sempre giovane, perché capace di continua innovazione.
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Claudio Ferrozzi: A che punto è la logistica? Riflessioni sulla evoluzione di una funzione diversa da tutte le altre
C’è stato un tempo, neanche tantissimi anni fa, in cui lavorare nella logistica era un piacere: c’erano le scorte alte, che si potevano ridurre senza nessun problema, c’erano dei magazzini enormi e costosi e si poteva trovare efficienza.
Le imprese però non si sono accontentate di questa situazione, e hanno cercato degli obiettivi sempre più difficili e conflittuali: tipico è quello dei costi bassi e del servizio alto.
Ecco che la logistica si è accartocciata su concetti molto difficili da realizzare, basti pensare alla partnership; e mentre qui si sta valutando questa situazione complessa, arrivano due terremoti: il primo sono i trasporti, che sono diventati una variabile più difficile da gestire, e l’altro sono i terzi, ovvero i logistici di professione, che pretendono, e forse non hanno tutti i torti, di fare la logistica loro, anche perché hanno le vere economie di scala.
Ecco in questo scenario, complesso e magari anche un po’ apocalittico, noi proviamo a fare chiarezza sui ruoli e sugli obiettivi che realisticamente si possono realizzare.
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Ubaldo Montanari: Liberalizzazione RFID UHF: finalmente si parte?
Parlerò sostanzialmente del fatto che, grazie alla liberalizzazione delle frequenze UHF nel mondo RFID, accadute nello scorso luglio, si è aperto uno scenario piuttosto interessante per nuovi campi applicativi di questa tecnologia, soprattutto nel mondo della logistica, della gestione dei pallet, dei contenitori in generale, della movimentazione di merce.
Si continuerà con uno sguardo anche ai miti che a volte sono stati recepiti dal mercato, o perlomeno alle aspettative che il mercato e la clientela hanno avuto riguardo a questa tecnologia, per finire con una carrellata su applicazioni reali, implementate ed esistenti.
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Alessandro Annibaletti: L’RFID alle casse: una soluzione operativa per il pronto moda
Presenterò uno dei nostri casi di successo in ambito RFID realizzato per Imperial Fashion.
Si tratta di una soluzione in produzione da più di 1 anno in cui il nostro cliente, del settore pronto moda, realizza una identificazione del capo singolo, mediante tag RFID, per poi procedere ad un passaggio automatico in uscita dai propri punti vendita.
Il tag, in questo caso, è utilizzato per trasportare anche le informazioni di articolo, taglia e colore dalla produzione fino alla vendita.
Il cliente ha così ottenuto un notevole aumento della velocità delle operazioni di spunta capi in fase di uscita dai negozi all’ingrosso offrendo un servizio decisamente migliore ai propri clienti.
Vi aspetto al convegno Logistica senza frontiere del 9 aprile per presentarvi i dettagli della soluzione.
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Luca Dell’Orto: La mobilità al servizio della logistica
Nella presentazione di Zebra Technologies l’obiettivo è mostrare quanto la tecnologia di stampa portatile possa arrecare benefici all’interno di strutture logistiche.
Gli stessi che hanno riportato incrementi della produttività, riduzione dei costi e il conseguente ritorno degli investimenti molto a breve termine.
Non solo: in un’ottica di ‘logistica senza frontiere’ abbiamo implementato soluzioni che prevedono l’utilizzo della stampa portatile anche nel campo della delivery, con conseguente beneficio a livello di flussi della logistica stessa: è per questo che vi invitiamo a venire a vedere la nostra presentazione.
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Artemio Bisaschi: Bormioli Luigi Spa: la logistica trasparente
Prima di tutto dobbiamo presentare Sygest, che è una società di information technology che si propone come partner di riferimento delle aziende nell’ambito della scelta di soluzioni di logistica e tracciabilità avanzate.
La Sygest ha una struttura in continua evoluzione per seguire il mercato che cambia, e quindi è sempre al servizio delle aziende per massimizzare la loro profittabilità e competitività.
Sygest riesce nell’ambito della sua proposta a fornire una consulenza a 360 gradi sulla logistica partendo da un’analisi del flusso fisico della movimentazione merci, facendo uno studio delle soluzioni informatizzate e poi implementando le soluzioni hardware e software che soddisfano le esigenze del cliente.
Nel caso specifico parleremo della soluzione di Bormioli Luigi, una vetreria famosa e dalla lunga tradizione, che aveva necessità di rivedere tutto il flusso del proprio sistema logistico, dato che sino a questo momento si aveva sempre lavorato in un modo per così dire tradizionale: non vi era rintracciabilità dei prodotti e soprattutto la codifica del materiale era effettuata con codici interni che non potevano essere visibili all’esterno.
Quello che è stato fatto è un’analisi di tutto il sistema, è stato rivisto il flusso informatico ed è stata proposta una soluzione di logistica che utilizza codifiche standard che permettono di essere letti ed utilizzati anche all’esterno dell’azienda stessa.
Il sistema è stato implementato ovviamente con una copertura radio di tutti i magazzini e gestisce completamente tutto il flusso dal ricevimento delle merci sino alla spedizione del materiale al cliente finale.
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Massimiliano Fochetti: Le frontiere dell’innovazione intralogistica
Durante il convegno esporrò dei casi concreti dove abbiamo realizzato degli impianti in cui la metodologia di stoccaggio, picking e movimentazione delle merci non è fatta… come 40 anni fa.
Il mondo sta cambiando a forte velocità, ci siamo resi conto che la logistica in moltissimi casi non è altrettanto veloce: molte aziende continuano ad operare come qualche decennio fa, e non si rendono conto che un’ottimizzazione del fattore intralogistico può dare grossi vantaggi a livello competitivo.
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Enrico Nebuloni: Soluzioni IT per una logistica senza frontiere: perché passare ad una architettura a servizi (SOA)
Partendo dal titolo del convegno, Logistica senza frontiere, illustrerò come i sistemi informativi per la supply chain execution devono a mio avviso evolvere da una logica di SIOS come sono oggi presenti in qualche modo in Italia verso una logica a servizi.
Passando attraverso la presentazione del SOA maturity model, illustrerò come una nuova architettura di servizi informativi concepiti come servizi e quindi tecnicamente differenti rispetto a quelli attuali, possono costituire un vantaggio competitivo per chi fa della logistica senza frontiere il proprio core business.
Illustreremo in particolare casi specifici di servizi logistici che aziende leader possono pensare di offrire in un contesto senza frontiere, sfruttando la combinazione nell’orchestrazione di servizi base che i nuovi sistemi informativi devono in qualche modo erogare.
Questo rinnovamento, questo cambiamento si concretizza attraverso una profonda riorganizzazione della tecnologia.
Mostreremo quali sono le tecnologie nuove alla base dei nuovi sistemi informativi, che sono poi sostanzialmente le nuove logiche, le nuove filosofie con cui tutto il mondo dell’ICT oggi si sta muovendo: in particolare parliamo delle tecnologie basate su Ajax e dell’importanza della logica e della filosofia web 2.0.
L’intervento verrà poi concluso mostrando quali sono i benefici e i vantaggi competitivi che l’informatica e in qualche modo l’informatica per la logistica deve garantire e deve offire alla nuova generazione di operatore logistico o a chi fa della logistica senza frontiere il proprio core business.
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Davide Zamagni: Logistica e cooperative: istruzioni per l’uso
In occasione del mio intervento affronterò il tema annoso e gravoso della gestione della logistica attraverso le cooperative.
Visto che ultimamente se ne parla e se ne sparla molto, avremo il piacere di poter definire quelli che sono i criteri con cui o i grossi operatori logistici o i committenti oggi possono e devono scegliere le cooperative.
Questo perché la scelta della cooperativa ha due aspetti: uno è l’aspetto operativo, nella misura in cui si sceglie la cooperativa per avere il massimo della flessibilità; l’altro è economico, per poter avere un costo direttamente proporzionale al volume di ciò che si va a movimentare.
Questi sono i veri vantaggi di terziarizzare a una cooperativa; quando questo invece diventa solo la volontà di spuntare il minor prezzo orario per le persone che vengono impiegate dalla cooperativa, inizia ad esserci un mercato distorto: proveremo a approfondire questo tema.
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Luca Varacca: Logistica da brivido… Un progetto concreto di integrazione logistica nel settore dei surgelati
In occasione di questo convegno vi parlerò di un caso specifico, e devo dire che il titolo Logistica senza frontiere è più che mai appropriato proprio per introdurre questo caso di due aziende nell’integrazione logistica nel settore dei surgelati.
Ormai è luogo comune sostenere che l’unione delle aziende fa la forza, che oggi più che mai integrare le competenze di singoli operatori logistici anche magari di settori differenti e aumentare la loro collaborazione è una esigenza e, ritengo, un dovere per poter fornire risposte ad un mercato che è sempre più esigente e competitivo: loro ci stanno provando e vedremo se riusciranno.
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