Premessa
Il concetto di magazzino è molto cambiato negli ultimi 25-30 anni.
All’inizio era un luogo in cui tenere le materie prime, i semilavorati e i prodotti al riparo dagli agenti atmosferici: una voce di costo subita dalle aziende che si concentravano sulla produzione per aumentare il profitto.
Una ventina di anni fa alcune grandi aziende, e in seguito anche le PMI, hanno cambiato punto di vista, cominciando a intuire i reali vantaggi che derivano dalla riorganizzazione del magazzino.
Anche oggi il magazzino resta il cuore della logistica di ogni azienda: sia come importante nodo di un sistema distributivo sia come componente più o meno centrale di una rete di strutture in cui le responsabilità di gestione dei vari interlocutori (fornitori, clienti, operatori logistici) si sovrappongono con livelli di integrazione differenti.
Il convegno Magazzino In & Out. Sincronizziamo la supply chain, organizzato da Logisticamente in collaborazione con Unione Parmense degli Industriali per il 24 settembre 2008 presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme (Viale Romagnosi, 7), in provincia di Parma, ha lo scopo di indagare sul ruolo del magazzino alla luce del contesto attuale, caratterizzato da un lato dalla crescente complessità dei flussi logistici da gestire, dall’altro dai forti aumenti dei costi dell’energia e delle materie prime.
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Andrea Payaro: Organizzare il magazzino. Situazioni e tendenze della logistica italiana
Il problema del magazzino è sempre più rilevante all’interno delle imprese; è una voce di costo, e poi alla fine si rivela anche come un’arma strategica per il livello di soddisfazione del cliente: è quindi importante investire in tecnologia e in organizzazione del magazzino: questi saranno i punti saldi dell’intervento.
Presenterò anche una serie di esempi che vi mostreranno come aziende virtuose siano riuscite a vincere nel loro settore diventando competitive grazie a un’opportuna scelta sia tecnologica sia organizzativa all’interno del magazzino, mentre ci saranno anche esempi di aziende che, meno virtuose, hanno compiuto una serie di errori frutto molte volte di un fai da te nell’organizzazione del magazzino.
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Tavola Rotonda, moderatore Paolo Azzali: Ripensare il magazzino. Quando? Come? Con chi?
La tavola rotonda Ripensare il magazzino. Quando? Come? Con chi? Che coordinerò nella mattinata del 24 settembre al convegno Logisticamente è, come dice il titolo, una tavola rotonda nella quale si discuterà dell’organizzazione interna del magazzino.
Saranno presenti il Prof. Gino Marchet, del Politecnico di Milano, l’Ing. Claudio De Mayda, Direttore logistica Volkswagen Group Italia, e l’Ing. Emanuele Laghi della Casappa Spa.
A queste persone di chiara esperienza e anche fama, che hanno profili diversi (un professore universitario, un manager di una grande azienda e un manager di una media azienda), chiederò sostanzialmente quando un’azienda decide di investire nella riorganizzazione del magazzino, come lo fa, e quindi con quali soluzioni e con che metodologia, e infine con chi lo fa: se con gruppi di lavoro interni o facendosi coadiuvare da consulenti ed esperti esterni e di vario tipo.
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Mirko Menecali: Metodologia di valutazione dell’investimento in soluzioni di previsione della domanda e pianificazione delle scorte
Come sempre, nelle decisioni d’azienda, non ci sono soluzioni buone o cattive in assoluto.
Le performance di uno strumento, di un processo, di un software vanno valutate nel contesto della propria azienda, in relazione alla conoscenza del mercato di riferimento, alla maturità organizzativa, tenendo conto anche di elementi esterni come il grado di collaborazione della filiera.
Se per la pianificazione della domanda affronto l’onere di implementare soluzioni con funzioni che, per vari motivi, la mia azienda non utilizzerà e non trasformerà in efficienza, ho buttato parte del mio investimento. Al contrario, se individuo una soluzione in grado di offrire funzioni utili e fruibili, trasformerò in denaro l’upgrading tecnologico e di processo.
Sinfo One, nella sua attività di consulenza di processo, ha messo a punto un modello per supportare l’azienda nella valutazione di investimento nella delicata fase preventiva di valutazione della soluzione e in fase consuntiva.
La metodologia di lavoro e le variabili da considerare sono pensate per mettere a riparo gli enti valutanti da promesse eccessivamente ottimistiche ed aiutarli versa la corretta valutazione delle soluzioni sia prima che dopo l’implementazione.
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Franco Blasutta: DAX – Il riordino dei punti vendita come strumento di recupero efficienza
Parlare ad un convegno di Supply Chain dei sistemi previsionali di riordino dei punti vendita è estremamente difficile, visto lo scetticismo indotto da anni ed anni di mancate promesse e aspettative deluse.
Negli ultimi anni abbiamo cominciato a capire che il modello push, che per anni ha permesso ai noi consumatori di trovare negli scaffali dei supermercati i prodotti che i produttori ritenevano fosse giusto consumare, oggi è superato.
I consumatori infatti hanno maggiore consapevolezza delle conseguenze dei propri acquisti sia dal punto di vista nutrizionale sia ecologico sia di sostenibilità.
Per anni il modello push si è tradotto in un eccesso di produzione che a sua volta si è convertito in svendite presso i punti vendita, con perdita di risorse finanziare.
La maggioranza dei sistemi di riordino presenti oggi sul mercato sono prevalentemente basati sull’analisi di dati storici e quindi possono essere considerati allineati al modello push.
Nel disegnare la propria soluzione denominata DAX, Retalix, oltre a considerare il processo di riordino dei punti vendita come un processo di per sé atomico ma strettamente legato alle varianti strutturali, ha investito su componenti scentifiche, applicate al settore Retail per lo sviluppo di un vero sistema previsionale del consumo.
Gli oltre 25 anni di profonda conoscenza del settore FMCG (Fast Movers Consumer Goods) ci hanno permesso di sviluppare algoritmi previsionali che hanno consentito ad importanti aziende di abbattere drasticamente i livelli di giacenza dei prodotti, delle rotture di stock e degli scarti dei prodotti deperibili.
La semplice e flessibile integrazione con i sistemi legacy già presenti nelle aziende permette ai Retailers di dotarsi di un sistema avanzato di riordino dei Punti vendita, senza dover “scardinare” processi e sistemi faticosamente perfezionati negli anni.
I dati provenienti dai diversi sistemi vengono dapprima validati per verificarne congruenza e profilazione, poi con l’ausilio di parametri strutturali e variabili vengono tradotti in previsioni di consumo e quindi convertiti in proposte d’ordine o, là dove possibile, in ordini ai fornitori.
Il risultato di questo sistema si traduce in disponibilità di risorse finanziarie derivate prevalentemente dal minore impegno delle giacenze, in riduzione di campagne promozionali volte alla riduzione degli stock, alla riduzione degli scarti ed infine in maggiori vendite e fedeltà clienti. |
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Piero Gagliardo: Realizzazioni di logistica integrata
Il Gruppo Sme Up opera da oltre 20 anni come azienda produttrice di soluzioni gestionali per aziende industriali e commerciali.
Abbiamo gestito progetti di logistica conseguendo risultati importanti superiori alle attese dei nostri committenti.
Parleremo delle caratteristiche del nostro approccio.
Sappiamo affrontare la logistica operativa tramite una modellazione indipendente da vecchi vincoli informatici ed integrata con tutte le apparecchiature disponibili sul mercato.
Logistica che storicamente ha sempre fatto parte del nostro Erp.
Logistica che anche se in taluni casi possiamo affrontare con un approccio dipartimentale in realtà la viviamo sempre più integrata con tutti i processi aziendali.
Presenteremo 2 esperienze:
- Esprinet spa, distributore di IT e CE n.
1 in Italia e n. 3 in Spagna che utilizza interamente il nostro Erp
Sme.up, compresa naturalmente la parte logistica;
- Tiemme raccorderie, di cui interverrà il
Direttore della Logistica Fabio Zanola, produttore di sistemi e
soluzioni per impianti di riscaldamento e sanitari che ha iniziato un
percorso di migrazione da Gipros verso Sme.up appunto dalla logistica e
dalla rilevazione dei dati di fabbrica.
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Luca Varacca – Armando Torello: Distribuire diverso si può
Il mondo della distribuzione oggi non può e non deve essere più considerato dalle aziende produttrici un costo ma una vera opportunità di crescita sul mercato e di soddisfazione dei propri clienti.
Le aziende ed i loro clienti sono sempre più esigenti sul servizio e richiedono attenzione e risposte puntuali.
Non vogliono più avere e gestire spazi adibiti a scorte e preferiscono ricevere consegne piccole ed a cadenza ravvicinata consentendogli di non avere spazi dedicati a scorte ma sempre più locali adibiti all’esposizione e quindi gestire il prodotto direttamente a scaffale ed acquistare prodotti mirati dettati dal venduto con una sorta di just in time.
Le nuove aziende di distribuzione quindi si sono trasformate in vere aziende di logistica con magazzini staccati dalla produzione e gestiscono tutto il processo dal fine linea produttivo, razionalizzando i processi di magazzino e gestione degli ordini fino alla consegna con l’intento di accontentare nel servizio sia il cliente fornitore, ottimizzando i costi con masse critiche di più aziende, che il cliente finale.
La necessità di tutti è condividere il miglior network distributivo, i tempi per il rispetto della puntualità in consegna soddisfacendo tutti gli attori del processo lavorando in qualità e non solo in quantità.
Gli stessi sistemi informatici devono consentire uno scambio puntuale di informazioni fornendo alle aziende un controllo puntuale del livello di servizio fornito e tracciabilità del prodotto.
Il rapporto tra azienda e logistica ha necessità di essere quindi sempre di più coeso e di partnership condividendo tutta la filiera logistica.
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Tavola Rotonda, moderatore Paolo Azzali: Problemi e soluzioni della logistica distributiva in Italia
La tavola rotonda Problemi e soluzioni della logistica distributiva in Italia, che coordinerò nel pomeriggio del 24 settembre a Salsomaggiore al convegno Logisticamente, è una tavola rotonda che parla sostanzialmente di problemi di distribuzione fisica, e quindi di logistica distributiva.
Saranno presenti Jean-Luc Saporito di Prologis, Maurizio Riguzzi, Professore ordinario di Diritto dei trasporti e della logistica all’Università di Verona, Claudio Ungarelli, Direttore commerciale del Gruppo Topco e Amministratore della piattaforma distributiva Cetralines di Imola.
A queste persone, che hanno evidentemente profili diversi, io vorrei fare esprimere alcuni pareri su alcuni dei principali temi che oggigiorno si discutono in ambito di logistica.
Questi temi sono: la localizzazione dei magazzini, sono i problemi legati alla presisposizione di contratti di logistica fatti in un certo modo e che abbiano certi requisiti, e ai rapporti che si instaurano in una catena distributiva tra i vari soggetti della catena stessa: operatori logistici, committenti, clienti, e sempre più spesso anche costruttori delle piattaforme e dei magazzini.
Un altro tema che potremo affrontare è quello della ecosostenibilità e dell’ambiente, per capire se effettivamente qualche cosa si sta facendo in questa direzione.
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Massimiliano Germini – Danilo Concari: L’ottimizzazione delle scorte e del magazzino
Racconterò della buona riuscita di un progetto che aveva come obiettivo il miglioramento del tempo di consegna ai clienti.
Il progetto si articolava in due rami, l’organizzazione delle scorte e il magazzino, dove dal lato scorte si doveva affrontare il problema di un alto costo di ordinazione; dal lato magazzino non si voleva che lo spazio occupato e il valore della scorta media aumentassero troppo.
Dopo un’attenta analisi, anche con l’ausilio di consulenti esterni, siamo riusciti a raggiungere il compromesso voluto mantenendo un buon rapporto fra servizio e costi di gestione. |
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Egbert Niekamp: Ottimizzazione trasporti: un caso pratico di alta complessità
L’ottimizzazione dei costi di trasporto diventa sempre più importante. Il costo del carburante è salito a livelli altissimi ed i margini sulla distribuzione e trasporto sono sotto pressione.
Controllare e dominare i costi di trasporto, mantenendo e migliorando i livelli di servizio ai clienti, diventa quindi un obiettivo fondamentale per le aziende che intendono gestire direttamente o indirettamente i propri trasporti a valle del magazzino nella supply-chain.
Un aspetto importante per raggiungere questo obiettivo è la verifica in tempo reale della marginalità su ogni singolo trasporto e nel complesso con una analisi dei consuntivi per prodotto, per viaggio e per area geografica.
Affronteremo un caso di distribuzione complessa con ottimizzazione del trasporto primario da più stabilimenti e contemporaneamente del trasporto secondario da depositi e transit-point dislocati su tutto il territorio nazionale.
Inoltre sono gestiti i ritiri da fornitori e la relativa ottimizzazione in triangolazione con la distribuzione primaria.
Per finire ci occupiamo anche degli aspetti di comunicazione e condivisione dei risultati tra società, trasportatori e magazzini interni ed esterni con moderni strumenti web.
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