Numerose le persone che hanno partecipato al seminario dal titolo “Logistica Creativa”, creare, adattare soluzioni e pensare fuori dalle righe per cercare nuovi spazi di competitività, organizzato alla fine di novembre da AILOG sezione Nord Est e sponsorizzato da Interporto di Padova. L’incontro, tenutosi presso la sede di Unindustria di Venezia, aveva come obiettivo la presentazione di nuove soluzioni innovative per la logistica d’impresa finalizzata allo sviluppo di vantaggio competitivo.
Il seminario è stato presentato da Damaso Zanardo, presidente AILOG Nord Est e presidente del distretto della logistica di Venezia, ed è stato moderato da Andrea Payaro, membro del direttivo AILOG Nord Est e ricercatore impegnato in progetti a livello nazionale sulla logistica.
L’importanza della creatività è indiscussa nelle applicazioni logistiche.
Creatività significa migliorare soluzioni, tecnologie, modelli organizzativi per potere competere in un contesto internazionale.
La creatività parte da un viaggio nell’assurdo che, parafrasando un detto di Bernard Shaw, deve spingere la gente non a guardare le cose come sono, bensì come non sono e chiedersi perché no.
Le case histories presentate durante l’incontro hanno messo in evidenza come oggi siano sempre più necessaire soluzioni innovative a discapito di quelle orami consolidate.
Sandro Marcorin, amministratore delegato della B.P.T. S.p.A., ha spiegato che l’azienda per la quale lavora rigenera la funzione logistica ogni due anni.
L’obiettivo rimane comunque quello di soddisfare al meglio il cliente, essergli vicino, capire i suoi problemi per poi offrirgli delle soluzioni.
La modularità di prodotto, per esempio, ha portato alla semplificazione dei codici prodotto, alla riduzione degli stock e alla capacità di essere maggiormente flessibili.
Cristian Busato, responsabile commerciale della Zanardo Servizi Logistici, ha presentato ai presenti in sala un progetto molto innovativo pensato appositamente per il settore sanitario.
Fondendo insieme tecnologia e logistica è possibile migliorare il sistema delle ASL riducendo gli sprechi e velocizzando il servizio al paziente. Grazie a dei terminali palmari, su cui i medici prescrivono la cura, e una rete wireless, le informazioni vengono trasferite direttamente al magazzino automatizzato.
Marco Mazzarino, professore associato alla International University of Venice, spiega come nel territorio italiano si debba sviluppare una cultura logistica.
Tale cultura va oltre la pianificazione dei trasporti, entra nelle aziende e deve legarle tra di loro.
Sinergia e Sistema divengono quindi aspetti su cui fare leva per vincere nell’economia di questi anni.
Il territorio deve stimolare delle forme di associazionismo.
L’Interporto di Padova, sponsor dell’evento, diventa così un luogo fondamentale che deve rispondere alle necessità di razionalizzare il traffico urbano dei mezzi pesanti, concentrare nella stessa area più modalità di trasporto e mirare a creare le infrastrutture ed i servizi per una logistica moderna al di fuori del centro cittadino ma allo stesso vicina ad esso.
Paolo Pandolfo, ha presentato i dati relativi a due progetti che hanno riscosso un notevole successo: il Distripark e la City Logistics.
I Distripark sono delle infrastrutture messe a disposizione degli operatori della logistica per stoccare, manipolare e dare valore a merci che provengono e sono destinate a destinazioni internazionali.
La City Logistics, invece, è l’organizzazione di una flotta di mezzi ecologici che da una piattaforma esterna al centro cittadini rifornisce i commercianti che hanno le attività all’interno delle zone a traffico limitato.
I benefici di quest’ultimo progetto sono la riduzione di mezzi inquinanti nei centri città.
Tullo Rosele, presidente MBM Italia, e il suo staff rendono tangibile soluzioni innovative rese possibili dalla tecnologia.
Il motto è che non c’è industria senza logistica e non c’è logistica senza tecnologia.
Le limitazioni alla creatività non sono più imposte dalle applicazioni, ma dalla cultura aziendale.
La tecnologia è in grado di fornire alla logistica soluzioni che possono oltrepassare la stessa immaginazione.
Reduce da un meeting a Berkeley negli Stati Uniti, l’Ing. Mosele ha spiegato che saranno necessari dei cambiamenti organizzativi per rendere attuabili le grandi rivoluzioni legate principalmente all’avvento dei dispositivi RF-ID.
Ancora una volta si sottolinea che la logistica deve essere quella di sistema e non più quella dell’azienda.
Matteo De Simone, supply chain manager di Eridania Sadam, ha messo in luce i vantaggi del trasporto intermodale.
Ha, infatti, dimostrato come il trasporto su ferro possa essere una reale alternativa al classico trasporto su gomma.
Eridania oggi movimenta 2800 ton al giorno di zucchero e 160 camion. L’aspetto di creatività è stato quello di usare come magazzino viaggiante dei treni blocco verso la Sicilia.
Questo permetteva di ridurre i livelli di stock, ridurre le manipolazioni del prodotto e rendere funzionalmente attiva una scorta “morta” come il viaggiante.
Il vantaggio sostanziale di queste applicazioni è stato la riduzione del costo per il trasporto, da 60 Euro/Tonnellata nel 2003 a 49 Euro/Tonnellata per il 2005.
La creatività applicata alla logistica, un titolo apparentemente provocatorio, si è dimostrato attualissimo per molte realtà del Nord Est.
A conclusione del seminario, Andrea Payaro ha affermato che per diventare più competitivi occorre realizzare analisi intersettoriali e analizzare soluzioni adottate in altri contesti produttivi, non a caso proprio l’obiettivo dell’incontro, rendere visibili soluzioni per stimolare la fantasia in altri settori.