Premessa
La logistica ha consentito alle imprese di individuare nella corretta gestione del flusso dei materiali e delle informazioni una leva per aumentare il profitto e il livello di servizio al cliente, proponendo, in una fase di saturazione dei mercati, un interesse strategico che fosse altro rispetto alla produzione: l’efficienza aziendale.
Oggi, in una congiuntura di crisi economica globale, non è più sufficiente ‘fare logistica’ e perseguire l’efficienza, bensì occorre fare ‘buona logistica’: in questa ottica, in cui il flusso delle informazioni è importante tanto quanto il flusso dei materiali, occorre oltre all’efficienza cercare l’innovazione.
Il convegno Technologistica. Informatica, automazione e nuove tecnologie per la logistica del futuro, organizzato da Logisticamente in collaborazione con Unione Parmense degli Industriali per il 22 aprile 2009 presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme (Viale Romagnosi, 7), in provincia di Parma, mostrerà come, grazie agli enormi progressi compiuti dalla tecnologia, siano oggi a disposizione anche delle PMI standard tecnologici sino a poco tempo fa accessibili solo ad aziende grandi e altamente strutturate.
Fare innovazione non è più cercare soluzioni alternative per fare cose vecchie in modo nuovo, ma piuttosto fare cose nuove senza fare le vecchie.
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Michele Scafoglieri – Manifattura italiana divani: uno show room dentro un magazzino automatico
L’informatica, e la tecnologia in generale, sono quasi sempre visti dal management come voci di costo per un’azienda. Ciò è vero a maggior ragione per le aziende tipicamente manifatturiere, il cui core business per definizione non è né l’informatica né la tecnologia. Ed in questo discorso rientrano certamente i magazzini, ed in particolar modo quelli ad elevato grado di automazione.
Nel mio intervento mi rivolgerò agli operatori della logistica e dell’IT per portare l’esempio concreto di un’impresa la quale ha voluto investire e scommettere proprio sull’innovazione tecnologica, ponendosi così nell’ottica di chi intravede in essa non un costo bensì una nuova opportunità per far fronte ai mutati scenari economici mondiali.
Vedremo in particolare come questa scelta, scaturita da un’attenta pianificazione strategica e riorganizzazione logistica, si sia rivelata vincente, portando sin da subito notevoli benefici per l’azienda e realizzando una maggiore soddisfazione della clientela, permettendo altresì all’impresa stessa di mantenere una posizione di assoluto rilievo nel suo settore specifico.
Col titolo della sessione si è voluto invece evidenziare il lato estetico del magazzino automatico realizzato, ponendo appunto l’accento sul fatto che la tecnologia può diventare anche un ottimo biglietto da visita per un’azienda.
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Lorenzo Andreaggi – Sicurezza a norma in magazzino
La relazione che presenterò durante il convegno parlerà principalmente delle tecnologie degli impianti automatici sprinkler.
C’è una forte evoluzione, soprattutto negli ultimi anni, e quindi questa tecnologia oggi riesce ad offrire svariate soluzioni che possono rendere anche più semplici e mirate le scelte di protezione anti incendio.
Per dare giusto un esempio, i magazzini di media altezza (parliamo di magazzini con strutture sino a circa 13 metri) possono essere protetti utilizzando l’impianto antincendio solo all’altezza del soffitto, e quindi evitando l’onerosa installazione di erogatori sprinkler all’interno delle scaffalature.
Si può garantire quindi un pronto intervento e nella maggior parte dei casi un’azione di spegnimento in tempi molto rapidi.
Non è da sottovalutare inoltre la interessante riduzione del volume delle riserve idriche necessarie per la fornitura di acqua, quindi ciò significa un ulteriore risparmio a livello economico sull’investimento che deve fare il cliente finale.
Se andiamo oltre queste situazioni, quindi magazzini di grandi altezze (parliamo di circa 30 metri di soffitto), dove c’è l’obbligo, per queste altezze, di installare anche gli erogatori sprinkler intermedi, si possono ridurre questi stacchi verticali tra i livelli delle merci stoccate e si può fornire quindi un’ottimizzazione dei volumi a disposizione di chi stocca la merce.
La possibilità interessante, da non sottovalutare, è testare il funzionamento reale degli impianti automatici sprinkler può fornire un valido parametro di valutazione, oltre a quello che si fa normalmente in ingegneria, per una scelta mirata in fase di studi di fattibilità.
Tutti gli erogatori sprinkler sono testati in strutture appositamente create per simulare quello che potrebbe accadere nei magazzini contenenti merci ed imballi, quindi verificando in questo modo che gli studi sul prodotto e sui sitemi corrispondano poi alla realtà.
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Gabriele Di Furia – Centri logistici con componenti innovativi
Parlerò dell’azienda Eisenmann, e soprattutto dei componenti innovativi come il trasporto automotore aereo che abbiamo già introdotto nel centri logistici come la BLG, e anche in Ikea Dortmund che sarebbe il centro logistico più grande del mondo. |
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Francesco Soncini Sessa – WMS come servizio: benefici del modello SaaS nella gestione del magazzino
Il tema che vorrei affrontare al convegno è la possibilità di utilizzare un software di controllo del magazzino, quindi un software di supporto alla gestione della mappa e dei posti per l’ubicazione fisica delle merci, non come viene fatto tradizionalmente adesso, cioè attraverso l’acquisto di un software, ma attraverso la possibilità di un canone di utilizzo di un servizio: il software resterebbe in internet e sarebbe pagato per il consumo.
Il tutto avrebbe una dinamica simile a quella che possiamo pensare per tutti i mezzi tecnici come la posta elettronica: un esempio è l’utilizzo della posta attraverso Outlook, quindi attraverso un programma installato su PC, o l’utilizzo della posta attraverso Gmail, e quindi attraverso il semplice browser Explorer.
Un’operazione simile potrebbe essere fatta anche per sistemi per la gestione del magazzino.
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Michele Fumagalli – VELA, dal dato agli indici di performance: una soluzione innovativa per gestire l’azienda
Il mondo dell’IT è fatto sempre più di soluzioni specialistiche e di nicchia.
A fronte di questa costatazione noi di Datasys, che da oltre 25 anni sviluppiamo software, abbiamo sempre visto l’ERP come il CROCEVIA e la SINTESI di tutte le informazioni e per questo si deve basare su una una piattaforma software applicativa con specifiche caratteristiche, cioè deve essere:
- Evoluta e aperta, perché il livello tecnologico delle soluzioni che si vanno ad innestare è alto ed eterogeneo.
- Flessibile, perché le esigenze aziendali, dettate dal mercato, richiedono continui adeguamenti e, spesso, ‘cambiamenti in corsa’
- Dotata di strumenti efficaci per lavalutazione delle performance
aziendali perché chi decide ha bisogno di informazioni istantanee e,
soprattutto, ad un adeguato livello di aggregazione.
Il tutto garantendo non solo protezione degli investimenti, ma anche economicità di realizzazione sia in termini di costi che di tempi. |
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