Il Gruppo Benetton ha annunciato una profonda riorganizzazione che segnerà una svolta nella gestione della supply chain e dei canali digitali. Dopo 16 mesi di lavoro, l’amministratore delegato Claudio Sforza ha concluso la fase di ristrutturazione – chiusura dei punti vendita non profittevoli, razionalizzazione degli approvvigionamenti, ottimizzazione delle risorse e riduzione dei costi generali – preparando il terreno per una nuova governance. A partire dal 1° gennaio 2026 la logistica e l’e-commerce saranno scissi in due società autonome, aprendo la strada a partnership mirate.

Due nuove società per logistica ed e-commerce

Il progetto prevede la creazione di due newco focalizzate: una dedicata alla logistica e una allo sviluppo dell’e-commerce. La società logistica avrà il compito di valorizzare il centro automatizzato di Castrette, impianto strategico che negli anni aveva perso volumi rispetto al passato. L’azienda intende coinvolgere un partner specializzato e non esclude l’apertura del capitale della nuova entità. La società dedicata all’e-commerce nasce invece dalla necessità di colmare un gap competitivo: con una quota del 15% delle vendite totali, Benetton si colloca ben al di sotto della media di settore, pari al 35%. 

Governance più snella e apertura a partnership

La scelta della societarizzazione punta a rendere l’azienda più flessibile ed efficace rispetto a un percorso stand alone. Sforza ritiene che l’apporto di partner esterni possa accelerare lo sviluppo, rafforzando sia la capacità di gestione della logistica sia la presenza nel commercio digitale. Pur nel nuovo assetto, il Gruppo manterrà una visione unitaria delle operazioni, con un utilizzo esteso delle competenze interne. La logistica diventa così un terreno di collaborazione strategica, mentre l’e-commerce rappresenta la leva per ampliare il mercato e ridurre il divario competitivo.

Focus sui mercati internazionali

Parallelamente alla riorganizzazione, Benetton ha deciso di intervenire direttamente nei mercati chiave. In particolare in India, terzo Paese per importanza dopo Italia e Corea del Sud, dove il brand conta 1.000 negozi in oltre 240 città e un fatturato di circa 113 milioni di euro. La filiale avrà presto un nuovo amministratore delegato, scelto personalmente da Sforza, che assumerà anche la presidenza. La mossa si inserisce in un contesto di ripresa: nel 2024 il gruppo ha ridotto le perdite a meno di 100 milioni, invertendo un trend negativo e gettando le basi per un ritorno alla redditività.

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