Poste Italiane, un colosso della logistica che conta 1.510 centri di recapito, 16 centri di smistamento di cui tre hub di ultima generazione, che impiega oltre 50 mila persone di cui 31 mila portalettere ha deciso di puntare sulla logistica sostenibile.
Una scelta che si è resa ancora più necessaria in seguito alla crescita dell’ultimo anno, spinta dalle vendite tramite e-commerce, che ha visto aumentare in maniera esponenziale il numero di pacchi movimentati: solo nei primi tre mesi di quest’anno i pacchi consegnati sono aumentati del 72% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Alla luce di questi numeri Poste Italiane ha deciso di varare un piano di investimenti da un miliardo di euro al fine di migliorare la sostenibilità dell’azienda.
Un investimento che punta a far raggiungere a Poste Italiane entro il 2024 un taglio del 40% delle emissioni di CO2 ed entro il 2030 la carbon neutrality.
A tal proposito è già partito il piano di conversione della flotta dei portalettere con veicoli a zero emissioni, per il momento l’obiettivo è stato raggiunto da Imperia e Viareggio a cui presto si aggiungeranno 5 centri storici e 800 piccoli comuni.
In quest’ottica la flotta dei veicoli alternativi dell’azienda, veicoli a basse emissioni, alimentati con elettricità, ma anche Euro 6 e Gpl, crescerà dall’11% del 2019 a circa il 30% entro la fine del 2021, con l’obiettivo di arrivare al 52% entro l’anno prossimo.
Un altro esempio di sostenibilità è rappresentato dall’hub di ultima generazione di Landriano, una struttura che movimenta 300 mila pacchi al giorno, dove sono stati installati 2.500 pannelli fotovoltaici.
Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, ha sottolineato come l’azienda ha ben chiara l’importanza della sostenibilità e per questo ha deciso di stanziare la somma di un miliardo proprio in quest’ambito.