Uno dei principali problemi di contenziosi del pooling EPAL nasce nella fase dell’interscambio in differita, che vale circa il 20% del mercato.
Tuttavia, l’interscambio svolge un’importante funzione regolatoria, è un’opzione importante perché consente di raggruppare i bancali in vista di riconsegne a carichi completi.
Quale vantaggio condiviso per IDM (industria di marca), 3PL (logistiche e loro partner autotrasportatori) e GD (grande distribuzione), il differimento non è esente da criticità: sono quelle relative a tempi, quantità e qualità delle restituzioni.
Dal punto di vista di IDM e 3PL, raramente c’è sincronia fra le restituzioni e la necessità di allestire le unità di consegna e trasporto: i bancali servono sempre ‘ora e qui’ ed è oneroso creare un polmone. Senza contare, poi, che il buono pallet è un documento non standard, con dati variabili, fisico, che deve essere trasmesso da vettori e sub vettori alle 3PL e da queste all’IDM.
La soluzione sarebbe nel delegare la gestione del tutto a un soggetto specializzato, che fa della gestione pallet il proprio core business: recupero del pallet fisico, del gemello digitale o cartaceo (il buono pallet, che spesso non viene gestito in maniera tempestiva), del controvalore, gestione della tempistica di recupero, forniture di EPAL al bisogno per quantità e qualità richieste.
“Dal 2017 abbiamo attivato il servizio Gestioni Buoni Pallet – spiega Paolo Casadei, direttore generale di NolPal – L’IDM ce li affida per la riscossione del credito che viene reso attraverso la messa a disposizione degli EPAL, una volta recuperati o in conto anticipo, per portarli in consegna in tempi, modi, quantità e qualità concordate.”
Per Paolo Casadei è importante capire la differenza nella natura del pallet e del buono pallet: un EPAL è un bene fungibile, un oggetto fisico di proprietà individuale ma in realtà di uso collettivo. Ha una sua fisicità e un controvalore reale sul mercato.
“Ma se creo un buono pallet, di fatto ho creato un gemello, un bonus, una cambiale non a scadenza, un pagherò, insomma: chiamatelo come volete, ma non è più fungibile perché reca l’identificativo del proprietario e degli utenti, ed è ‘al portatore’. È univoco, identifica un credito/debito. Non ho un pallet, ma il diritto di riceverne uno. A questo punto posso gestirlo come oggetto fisico, oppure cartaceo, o anche digitale.”
Nata nel 2011 come società di noleggio EPAL, NolPal ha sviluppato la capacità di gestire il ‘dare/avere’ attraverso tre strumenti: l’essere un solo interlocutore (raggruppa il credito di più aziende di marca); la massa critica (agisce su migliaia di pallet /mese); la digitalizzazione.
Questa competenza le ha permesso di scorporare una parte del servizio di noleggio e metterla a disposizione di chi vuol mantenere la proprietà del parco pallet ma evitare le ricadute negative dell’interscambio differito.
“Ci avvaliamo di una piattaforma open data, Buoni Pallets Ok, realizzata dal nostro team di ricerca e sviluppo – spiega Paolo Casadei – che ci consente di gestire i buoni pallet fisici e convertirli in gemelli digitali; di creare ‘token’ univoci per tipo di cliente, consegnatario, data, quantità e avere in tempo reale il bilancio dare/avere per quantità e qualità del pallet.”
Una peculiarità del portale Nolpal “Buono Pallet OK” è l’attenzione dedicata alla qualità inerente le varie tipologie e stati di usura dei pallet oggetto dell’interscambio.
Ogni tipologia viene infatti descritta con foto e caratteristiche tecniche che consentano alle parti una rapida individuazione della categoria (scelta commerciale) di appartenenza.
Questo aspetto risulta particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori perché crea una base di riferimento tecnico oggettivo che rende imparziale il contraddittorio.
A quel punto il credito è tracciato, univoco, oggettivo e permanente nel tempo. Questo tipo di gestione diventa elemento di forza durante le restituzioni. La messa in comune del credito, sia di chi ha scelto il noleggio sia di chi ha mantenuto la proprietà, unitamente alla gestione unica, generano un beneficio superiore al costo stesso del servizio. Le criticità restano in capo a NolPal.