Ormai da anni i robot stanno entrando nella logistica di magazzino al fianco dell’uomo per facilitarne il lavoro.
Il vantaggio di utilizzare robot per lavori pesanti e usuranti non è messo in discussioni, ma il rapporto uomo macchina inizia a mostrare i primi segni di cedimento.
Amazon, il colosso americano delle spedizioni, utilizza oltre duecentomila veicoli robotizzati per la movimentazione delle merci negli Stati Uniti d’America.
Un numero talmente alto che si è iniziato a fare degli studi sugli effetti dell’introduzioni di compagni robotici al fianco dei lavoratori.
Dagli studi è emerso che l’introduzione dei robot nei magazzini ha aumentato lo stress dei lavoratori e questo ha portato a un aumento degli infortuni.
Questo fenomeno è dovuto alla concorrenza che i lavoratori percepiscono nei confronti delle macchine che li porta ad accelerare per aumentare la produttività aumentando stress e causando infortuni.
Lo stress ai lavoratori è causato anche alla stagnazione dei salari, dovuto all’introduzione dei robot nei magazzini, all’aumento del turnover e ad esperienze di lavoro più scadenti dovute a ritmi molto elevati e fasi del lavoro organizzate da un’intelligenza artificiale che monitora e gestisce i comportamenti dei lavoratori.
Per ora queste ricerche si riferiscono solo ai dati ottenuti su alcune sedi Amazon, solo aumentando la quantità di dati si potrà avere la reale portate di questo fenomeno.