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Come affrontare (e risolvere) le difficoltà logistiche nel settore agroalimentare
Case history per una buona logistica nell’industria, nella distribuzione e nel catering al centro del workshop del 23 giugno


Fiere ed Eventi

Come affrontare (e risolvere) le difficoltà logistiche nel settore agroalimentare

29 Giugno 2017

Il workshop tenutosi a Correggio il 23 giugno, “La buona logistica alimentare”, organizzato da Logisticamente, ha registrato grande partecipazione e consenso.

Nell’intervento di apertura di Paolo Azzali e Stefano Bianchi (Ab Coplan), si è introdotto il tema generale della logistica nel comparto alimentare.
Considerando soprattutto aspetti della distribuzione i due relatori hanno sottolineato come la definizione delle logiche di calcolo dei fabbisogni e le caratteristiche dei sistemi di handling nei centri distributivi siano due argomenti “più vicini” di quanto molti possano pensare.

I Temi

Le cinque case history presentate dai vari relatori hanno messo in evidenza situazioni logistiche non solo di estrema attualità, ma anche molto particolari.

Si è iniziato parlando di Inventory Management nella distribuzione dei prodotti surgelati.
Stefano Pedrona (Thinking Pack) ha esposto il caso Minus, azienda che è riuscita ad affermarsi negli anni come uno dei distributori di surgelati più importanti in Trentino Alto Adige, puntando fin dall’inizio sulla qualità dei prodotti e sull’eccellenza del servizio.
L’azienda ha recentemente proseguito il suo progetto di “miglioramento continuo” intervenendo sulla metodologia di approvvigionamento mediante l’introduzione di un IMS (Inventory Management System).

Una case history interessante nel campo della logistica per la ristorazione è stata presentata da Alberto Cirelli e Giorgio Berni (GEP Informatica) che hanno illustrato l’approccio CAMST.
In particolare, i due manager hanno spiegato l’importante contributo della tecnologia per la riorganizzazione dei trasporti e l’organizzazione del CeDi.

La gestione dei pallet resi rappresenta da sempre un onere gravoso per le aziende.
Paolo Maradini (Parmalat) e Paolo Bolognesi (Il Colle) nel loro intervento hanno spiegato come siano riusciti a ridurre e ottimizzare questo processo.
Il progetto sviluppato con un approccio molto collaborativo tra committente e operatore logistico, è consistite nell’unificare presso un unico sito le attività di scarico, selezione e riparazione dei pallet di ritorno dal network distributivo, separandole dalle attività primarie all’interno del magazzino di Scodoncello.

Con Stefano Tomasi (SVAT) e Luca Peri (Quick Service Logistics) si è approfondito il tema dei trasporti nazionali e internazionali a temperatura controllata nel settore agroalimentare.
SVAT, con la capacità di circa 50.000 posti pallet multi­temperatura ed una flotta di 300 automezzi, riesce ad offrire ai propri clienti servizi di distribuzione e stoccaggio in magazzini frigoriferi posizionati in aree geograficamente strategiche.
Dal 2011, inoltre, collabora con Qsl, operatore logistico 4PL che, durante il workshop, ha illustrato le peculiarità di tale organizzazione, che offre servizi a valore aggiunto come brokering e customer service.

L’evento si è poi concluso con l’intervento di Matteo Gori (Barilla), che ha presentato un’interessante case history sul primo caso mondiale di modello base/refill applicato al cibo.
Grazie alla collaborazione con Whirlpool, CucinaBarilla ha presentato un forno speciale in grado di riconoscere gli ingredienti contenuti nell’apposito kit e di cucinare da solo.
I Kit di ingredienti pre-dosati sono preparati da Barilla e sono dotati di un’etichetta che “istruisce” l’apparecchio.
L’innovativo elettrodomestico è acquistabile esclusivamente online sul sito aziendale, motivo per cui Barila ha dovuto ripensare alla gestione della supply chain optando per l’outsourcing come scelta strategica.





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