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Approvati i dazi antidumping definitivi sui pneumatici autocarro
Antidumping: la Commissione europea approva i dazi definitivi sui pneumatici autocarro cinesi


23 Ottobre 2018

AIRP: una svolta concreta verso l’economia circolare e la mobilità sostenibile

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il Regolamento di esecuzione 2018/1579 della Commissione europea del 18 ottobre 2018 che istituisce i dazi antidumping definitivi sui pneumatici autocarro importati nell’Unione europea dalla Repubblica Popolare Cinese.

A renderlo noto AIRP, l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici, manifestando la propria gratitudine verso la Commissione europea e il DG Trade che hanno portato avanti un lavoro complesso e difficoltoso, verso il Bipaver (associazione europea dei ricostruttori) per il costante aggiornamento e supporto offerto, e verso i Soci AIRP per la loro collaborazione nell’arco delle diverse fasi dell’inchiesta.

Dal 23 ottobre saranno infatti in vigore i dazi definitivi con gli importi proposti dalla Commissione europea in data 28 settembre, e approvati dal Comitato antidumping lo scorso 3 ottobre, che variano a seconda del produttore da un minimo di € 42,73 a un massimo di € 61,76 per pneumatico.

L’associazione italiana dei ricostruttori di pneumatici, nell’esprimere soddisfazione per questo passaggio importante per l’intera industria europea, dichiara: “Finalmente si aprono nuove prospettive per il futuro della ricostruzione. La conferma dei dazi è una decisione fondamentale per aiutare la transizione verso l’economia circolare e verso una mobilità più efficiente e sostenibile”. Queste le parole di Stefano Carloni, presidente di AIRP.

“Bisogna infatti sottolineare che negli ultimi anni la forte pressione concorrenziale di prodotti a basso costo, come hanno dimostrato le complesse indagini realizzate dalla Commissione europea, ha danneggiato l’intera filiera del pneumatico, innescando un effetto domino che ha costretto anche i produttori premium a una contrazione degli investimenti. Ma la mobilità del futuro deve basarsi su un altro modello: servono prodotti di alta qualità, progettati e costruiti per durare il più a lungo possibile, e per essere quindi ricostruiti e riutilizzati, abbattendo così i costi di esercizio e gli impatti ambientali”, prosegue Carloni.

“La ricostruzione dei pneumatici si pone da sempre come un perfetto esempio di economia circolare. Adesso il nostro settore dovrà lavorare per sfruttare al meglio questa importante occasione per lasciarci alle spalle il modello di consumo basato sull’usa-e-getta, e per delineare un nuovo paradigma di mobilità”, conclude il presidente dell’AIRP.





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