Logistica Sostenibile
25 Ottobre 2018
Tanto si è parlato e ancora si discute del tasso di inquinamento mondiale.
Il dito è stato più volte puntato contro i combustibili fossili (petrolio e carbone), e in particolare contro i propellenti che alimentano i mezzi di trasporto, tanto che negli ultimi anni è aumentata la produzione di veicoli ad alimentazione a metano, gas più “green” della senza piombo e gasolio.
La Ong Transport & Environment ha tuttavia diffuso una ricerca che va in controtendenza e secondo cui gpl o gas naturale compresso o liquefatto producono gli stessi danni al clima di quelli a gasolio dell’ultima generazione.
In pratica, Transport & Environment mette sullo stesso piano tutti i combustibili di origine fossile, affermando che andrebbero tassati allo stesso modo di quelli ritenuti più ecologici, che ora godono invece in Europa di un regime fiscale agevolato (circa il 60% in meno rispetto gasolio).
Per arrivare a tale conclusione, la ricerca non considera solo gli effetti della combustione, ma anche le dispersioni nell’ambiente, e in questo senso nei veicoli industriali l’impatto del gas naturale compresso “rispecchia fedelmente quello dei migliori motori diesel”, mentre nelle navi, il gas naturale liquefatto “è vicino a quello del gasolio marino”.
“Le auto, i camion e le navi a gas naturale non portano benefici per il clima e sono una distrazione dal nostro obiettivo reale, il trasporto a emissioni zero”, afferma Jori Sihvonen, che segue i carburanti in Transport & Environment.