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Tassa da 2 euro sui pacchi: perché la misura preoccupa la logistica
La proposta di tassa sui pacchi e-commerce solleva criticità economiche e sociali per la filiera logistica


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Tassa da 2 euro sui pacchi: perché la misura preoccupa la logistica

17 Dicembre 2025

L’ipotesi di introdurre una tassa di 2 euro sui pacchi di valore inferiore ai 150 euro, attualmente in discussione nell’ambito della Legge di Bilancio, apre un fronte di riflessione rilevante per l’intero sistema logistico nazionale. Secondo FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali, la misura nasce con l’intento di regolamentare un mercato e-commerce in rapida espansione, ma rischia di produrre effetti sistemici non pienamente considerati.

Il comparto gestisce infatti tra 600 e 700 milioni di spedizioni l’anno, con una quota superiore all’80% collocata sotto la soglia dei 150 euro. L’applicazione uniforme di un prelievo su volumi così elevati comporterebbe un incremento automatico dei costi operativi lungo tutta la filiera, incidendo su un settore che opera già con margini estremamente ridotti e con una forte pressione competitiva.

Pressione economica sulla filiera dell’autotrasporto

FIAP evidenzia come la proposta si inserisca in un contesto già critico per le imprese di autotrasporto, chiamate a sostenere l’aumento delle accise sul carburante, il costo crescente del personale e nuovi obblighi normativi. In questo scenario, anche un aggravio apparentemente contenuto rischia di tradursi in una compressione ulteriore della redditività, alimentando dinamiche distorsive lungo la catena del valore.

La combinazione tra bassa marginalità e aumento dei costi può favorire richieste di ribasso a cascata e comportamenti non corretti, come già emerso in recenti indagini territoriali. L’equilibrio economico delle imprese logistiche diventa così un fattore centrale, non solo per la tenuta del settore, ma per la qualità complessiva del servizio reso al mercato e ai cittadini.

Impatti sociali e coerenza con il quadro europeo

Accanto alle implicazioni industriali, la tassa sui pacchi presenta ricadute sociali spesso sottovalutate. Una parte rilevante delle spedizioni di basso valore riguarda beni essenziali acquistati online da anziani, persone con disabilità o con mobilità ridotta, che utilizzano l’e-commerce come strumento di accesso a prodotti pesanti o difficili da reperire. Una tassazione uniforme rischierebbe quindi di colpire proprio le fasce più fragili della popolazione, introducendo un onere regressivo.

FIAP riconosce la necessità di affrontare le criticità del mercato globale dell’e-commerce, anche alla luce dei processi di armonizzazione in corso a livello europeo, ma sottolinea l’importanza di soluzioni coerenti con il contesto comunitario e meno penalizzanti per la logistica nazionale. Il settore logistico rappresenta un’infrastruttura strategica del Paese, già impegnata in una profonda trasformazione digitale e organizzativa: interventi normativi poco calibrati rischiano di rallentarne l’evoluzione anziché accompagnarla.

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