La redazione di Logisticamente.it ha intervistato Nicolò Calabrese, Country Manager Italia di CargoON, parte di Trans.eu Group, per analizzare lo stato del trasporto su strada in Europa e in Italia e capire in che modo digitalizzazione e AI stiano impattando su efficienza, sostenibilità e collaborazione lungo la filiera.
«Dal nostro osservatorio il trasporto su strada vive forte volatilità: tra maggio e luglio i volumi di carichi sono cresciuti lungo tutte le principali direttrici, ma la capacità disponibile è calata. Il report Transport in Europe (Istituto Polacco del Trasporto Stradale con Trans.eu) rileva picchi sulle tariffe spot: +16% Francia–Spagna, +15% Germania–Paesi Bassi, +14% Germania–Francia. Sull’export italiano i volumi sono aumentati +23% verso Germania e +25% verso Polonia, con tariffe in crescita tra +10% e +16% da aprile».
«Carenza di autisti: in Italia mancheranno circa 22.000 conducenti nei prossimi anni, con età media circa 50 anni. Pesano inoltre infrastrutture insufficienti e bassa digitalizzazione. Eppure, proprio la tecnologia può mitigare il mismatch domanda–offerta».
«Trans.eu, nata in Polonia 21 anni fa, opera su tre linee: un marketplace per il trasporto con una rete di circa 41.000 aziende in Europa, soluzioni digitali per automatizzare il lavoro degli spedizionieri e per i committenti CargoON offre una suite in cloud per una digitalizzazione end-to-end. L’obiettivo è creare un ecosistema digitale e collaborativo che ottimizza i processi di trasporto e connette vettori, committenti e spedizionieri.».
«Ogni modulo in cloud garantisce un impatto, nello specifico:
«CargoON si integra con semplicità e rapidità a ERP e altri sistemi aziendali tramite API, offrendo molteplici soluzioni in un’unica piattaforma per agevolare la collaborazione con i diversi attori della supply chain. In Italia l’85% delle merci viaggia su gomma: con un network aperto favoriamo anche i carichi di ritorno, riducendo viaggi a vuoto ed emissioni. Notiamo però un calo dell’intermodalità (costi e tempi), mentre la cultura digitale richiede ancora change management: servono sponsorship interne e coinvolgimento dell’IT».
«La digitalizzazione può tagliare le attese dei camion fino al 75%, ottimizzare le rotte e supportare i bilanci di sostenibilità. Possiamo classificare i mezzi per classe emissiva e, se il committente lo richiede, accettare solo Euro 5+ o elettrici, certificando a fine anno la conformità dei veicoli entrati in stabilimento. Dati condivisi e tracciabili abilitano scelte misurabili».
«Dal 2026 ci aspettiamo stabilizzazione e rallentamento degli aumenti tariffari. Il focus di CargoON è su intelligenza artificiale e agenti digitali per individuare il vettore più idoneo (storico collaborazioni, tariffa su corridoio, capacità disponibile) senza analisi manuali. A breve lanceremo un agente virtuale per trovare tariffe e capacità in modo più rapido. Con autisti scarsi, infrastrutture critiche e operatività complessa, l’AI diventa un collaboratore veloce, oggettivo e capace di ridurre i costi».
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Articolo realizzato in partnership con CargoOn
