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Destocking: come trasformare il magazzino in liquidità per le PMI
Una formula finanziaria innovativa che valorizza la merce in giacenza e libera risorse senza ricorrere al credito bancario


Sistemi di Magazzino

Destocking: come trasformare il magazzino in liquidità per le PMI

8 Novembre 2025

In un contesto economico in cui l’accesso al credito rimane un ostacolo per molte imprese italiane, il destocking si afferma come uno strumento alternativo di finanza operativa.
Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia, nel secondo semestre del 2024 i prestiti alle imprese hanno registrato un’ulteriore contrazione: -2,7% per i finanziamenti a breve termine e -3,5% per quelli a medio-lungo termine.
Una dinamica che spinge sempre più PMI e partite Iva a cercare soluzioni fuori dai canali bancari tradizionali. Tra queste, il destocking consente di trasformare la merce in giacenza in liquidità immediata, valorizzando un asset già presente in azienda senza ricorrere a nuovo debito.

Come funziona il destocking

Il meccanismo prevede che l’impresa conferisca il valore economico del proprio magazzino a una Spv (Special Purpose Vehicle), che anticipa una somma di denaro proporzionata alla merce disponibile.
Non si tratta di un prestito, ma di una valorizzazione patrimoniale basata su un’attività già esistente.

La procedura inizia con la stima del magazzino, in cui vengono valutati:

  • quantità e tipologia dei prodotti;
  • rotazione e vendibilità;
  • grado di obsolescenza o stagionalità.

Sulla base di questa perizia, la Spv concede un anticipo pari in media al 60–70% del valore stimato, tutelandosi contro il rischio di invenduto o deprezzamento. I fondi vengono poi raccolti tramite l’emissione di titoli sottoscritti da investitori, in un processo analogo alla cartolarizzazione dei crediti.
Il risultato è immediato: la merce si trasforma in liquidità, che può essere destinata al pagamento dei fornitori, alla gestione dei flussi di cassa o al finanziamento di nuovi ordini.

Un’opportunità per PMI e microimprese

Per le piccole e medie imprese e i professionisti con partita Iva, spesso penalizzati da criteri bancari rigidi, il destocking rappresenta una leva strategica per il capitale circolante.
Permette di ottenere risorse senza contrarre nuovi mutui né fornire garanzie personali, sfruttando un valore reale: il magazzino.
Tuttavia, non tutti i beni sono idonei: prodotti obsoleti, stagionali o con bassa domanda riducono la fattibilità dell’operazione.

Anche sul piano contabile è necessario agire con attenzione:

  • se la cessione del magazzino è definitiva, l’operazione resta fuori bilancio;
  • se invece l’impresa mantiene il controllo o l’obbligo di riacquisto, assume natura di finanziamento e incide sugli indici di indebitamento.

In un sistema economico in cui le PMI restano la spina dorsale produttiva e il credito bancario continua a contrarsi, monetizzare ciò che si produce diventa un vantaggio competitivo concreto.
Il destocking, se correttamente gestito, può evolvere da soluzione emergenziale a strumento strutturale di gestione finanziaria, aprendo nuove prospettive per la sostenibilità economica delle imprese italiane.

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