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Collaborazione logistica PRO-GDO: i modelli vincenti della filiera italiana
La mappatura GS1 2024 analizza le best practice di cooperazione tra industria e distribuzione


Sistemi di Magazzino

Collaborazione logistica PRO-GDO: i modelli vincenti della filiera italiana

22 Dicembre 2025

Nel panorama logistico del largo consumo, la collaborazione tra produttori (PRO) e grande distribuzione (GDO) sta emergendo come uno degli strumenti più efficaci per affrontare le sfide di complessità, frammentazione e sostenibilità. La mappatura GS1 Italy 2024 dedica un’intera sezione ai progetti collaborativi già avviati in Italia, analizzandone i risultati e le potenzialità. I dati dimostrano che i modelli cooperativi generano vantaggi concreti: migliorano la saturazione dei mezzi, riducono il numero di consegne, ottimizzano i flussi e abbattono gli sprechi. Ma soprattutto, creano valore per l’intera filiera, rafforzando la resilienza dei sistemi logistici.

Progetti e iniziative: cosa funziona nella logistica collaborativa

Tra le iniziative analizzate da GS1 Italy, spiccano cinque principali modelli di collaborazione tra PRO e GDO:

  • Consolidamento degli ordini e spedizioni aggregate;
  • gestione condivisa delle piattaforme logistiche (cross-docking);
  • trasporto in co-loading tra fornitori diversi;
  • programmazione integrata della domanda;
  • condivisione di dati previsionali e consuntivi in tempo reale.

Questi modelli, pur differenti per struttura e obiettivi, hanno un minimo comune denominatore: la volontà di superare le logiche transazionali per costruire partnership strategiche.

Secondo il report, i benefici più evidenti si registrano in termini di:

  • riduzione del numero di tratte attive;
  • ottimizzazione delle frequenze di consegna;
  • minore incidenza di rotture di stock;
  • diminuzione degli scarti logistici e miglioramento della shelf life.

I fattori critici di successo: tecnologia, governance e fiducia

Se la collaborazione produce valore, implementarla non è privo di ostacoli.

Il report GS1 individua tre fattori abilitanti indispensabili per rendere i progetti replicabili e scalabili:

  1. Tecnologia: servono strumenti interoperabili per la condivisione sicura dei dati e la sincronizzazione dei flussi. WMS e TMS, piattaforme collaborative cloud-based e sistemi EDI sono oggi indispensabili;
  2. Governance: ogni progetto collaborativo deve essere guidato da una regia chiara, con ruoli, responsabilità e KPI condivisi. È fondamentale anche stabilire meccanismi di compensazione equi tra le parti coinvolte;
  3. Fiducia: senza un clima di fiducia reciproca, ogni sforzo collaborativo è destinato a fallire. Per questo, molte aziende iniziano da progetti pilota circoscritti, utili per testare i benefici in contesti controllati.

Una strada obbligata per la logistica del futuro

Alla luce dei dati, appare evidente che la collaborazione verticale tra PRO e GDO non è più un’opzione, ma una necessità. I flussi logistici diventano sempre più interdipendenti, le pressioni ambientali e normative si intensificano, e la volatilità della domanda richiede risposte flessibili e coordinate. Le esperienze positive già maturate dimostrano che la logistica collaborativa funziona, purché supportata da infrastrutture tecnologiche, volontà strategica e un approccio win-win. In questa direzione, GS1 Italy propone di consolidare le buone pratiche in linee guida condivise e di promuovere una cultura della filiera estesa, in cui l’efficienza logistica diventa un risultato comune, e non più una sfida individuale.

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