5 Luglio 2023

Il binomio tra e-commerce e sostenibilità sembra essere l’interesse prevalente per l’80% dei consumatori italiani.
Sfortunatamente, soltanto il 50% delle imprese italiane ha investito nell’ambito green.
Questa discrepanza emerge dall’indagine “E-commerce e Sostenibilità: cosa cercano i consumatori, cosa offrono le aziende“, condotta da YOCABÈ, società specializzata nei marketplace, e Confcommercio Roma in collaborazione con Format Research.
Il report mostra come solo il 25,7% delle aziende si consideri fortemente sostenibile, mentre il 62,8% si definisce parzialmente green.
Tuttavia, il 52,8% delle imprese non ha ancora intrapreso iniziative per la sostenibilità, e un considerevole 39,2% non intende farlo in futuro.

Logistica Sostenibile e Consumatori Green

Le imprese che hanno puntato sulla sostenibilità si sono principalmente concentrate su packagingsostenibili e riciclabili (76,8%), l’adozione di tecnologie per l’energia rinnovabile (25,2%), e la riduzione dei rifiuti (18%).
Esistono, però, aree meno esplorate, come consulenze sulla sostenibilità (1,3%) e sistemi di misurazione e reporting dell’impatto ambientale (0,7%), che potrebbero offrire spazi di crescita significativi.
Per quanto riguarda la logistica, il 38,7% delle imprese sarebbe disposto a investire di più per un servizio di logistica carbon free.
Dal lato dei consumatori, invece, prevale l’interesse per il packaging riciclabile e non inquinante (71,4%) e i trasporti ecologici per le spedizioni (52,7%).
La strada verso l’e-commerce sostenibile è aperta, ma le sfide sono ancora molte.
La rapidità delle consegne, l’impatto del packaging e le emissioni generate dai resi sono solo alcune delle aree che necessitano di ulteriori innovazioni.
Nonostante le difficoltà, è chiaro che l’attenzione all’ambiente rappresenta un vantaggio competitivo per le imprese, poiché gli investimenti in sostenibilità aumentano l’attrattività del brand agli occhi dei consumatori.

Verso la Carbon Neutrality: Un impegno a lungo termine

Secondo la Ellen MacArthur Foundation, entro il 2050 i rifiuti a livello mondiale cresceranno del 70%, con una conseguenza allarmante: più plastica che pesci negli oceani.
Fortunatamente, ci sono diverse strategie per mitigare l’impatto degli imballaggi sull’ambiente.
Un packaging efficace può anche aumentare l’efficienza logistica, limitando le emissioni correlate al trasporto.
Si privilegiano i materiali monouso, che facilitano un riciclo più efficiente.
Inoltre, l’uso di materiali completamente riutilizzabili e riciclabili, come il vetro, aiuta a diminuire l’inquinamento.
Un altro aspetto fondamentale dell’e-commerce è l’emissione digitale.
A livello globale, queste emissioni rappresentano oltre il 4% delle emissioni di gas serra, un impatto superiore a quello dei trasporti aerei (fonte: The Shift Project LEAN ICT).
Tra le cause principali ci sono l’alimentazione e il raffreddamento dei data center, il trasferimento di dati e il consumo energetico dei dispositivi.

È tuttavia possibile ridurre l’impronta di carbonio digitale, ad esempio prediligendo data center alimentati al 100% da energia rinnovabile, contenuti del sito web in formati leggeri, minimizzando l’invio di allegati, e implementando una versione “dark mode” per sito e app.
L’adozione di una strategia di neutralità carbonica implica un impegno a ridurre le proprie emissioni nel lungo termine, con l’obiettivo di annullare completamente l’impronta di carbonio.
Per iniziare, le imprese devono calcolare le loro emissioni, dirette e indirette, seguendo le linee guida internazionali del GHG Protocol.
Successivamente, possono compensare le emissioni non eliminabili nel breve termine, sostenendo progetti di cattura della CO2, dall’innovazione tecnologica alla salvaguardia delle foreste.

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