In un panorama industriale dove flessibilità e automazione sono ormai imprescindibili, igus conferma il proprio ruolo di pioniere dell’innovazione.
La redazione di Logisticamente ha incontrato Marcello Mandelli, Country Manager di igus Italia, per esplorare come la digitalizzazione e le nuove soluzioni in motion plastics stiano trasformando l’intralogistica, dal magazzino alle gru a bandiera, fino alle corsie automatizzate.
Per igus, l’innovazione non è un concetto astratto, ma una prassi quotidiana. “Uno dei nostri obiettivi – spiega Mandelli – è diventare un’azienda sempre più digitale”. La trasformazione ha coinvolto ogni livello dell’organizzazione: eliminazione della carta, processi gestiti elettronicamente, uso di sistemi di intelligenza artificiale in marketing, customer relationship e sviluppo prodotto.
L’AI supporta le fasi di creazione e di test di nuove soluzioni attraverso simulazioni e analisi predittive, accelerando il passaggio dall’idea al prototipo. Una digitalizzazione, come sottolinea Mandelli, “ormai permeata in tutta l’azienda, senza togliere valore alle persone”.
Negli stabilimenti e nei magazzini automatizzati, gli spazi devono essere sfruttati fino all’ultimo centimetro. “Osserviamo una miniaturizzazione delle soluzioni, con la richiesta di impianti più snelli e compatti, ma anche capaci di gestire corse sempre più lunghe”, osserva Mandelli.
Un traguardo recente lo dimostra: igus ha completato un progetto record con una catena portacavi lunga oltre mille metri, una delle più estese mai realizzate al mondo. L’obiettivo rimane quello di garantire impianti disponibili 24/7, manutenzione ridotta e intelligenza predittiva grazie alla famiglia di prodotti smart plastics, dotata di sensori in grado di segnalare anomalie e tempi di manutenzione ottimali.
Nel mondo delle gru a bandiera, igus ha introdotto un cambio di paradigma con guidelok swing, una soluzione che sostituisce i tradizionali festoni, fonte di rischi, ingombri e usura, con catene portacavi integrate nel profilo della trave.

“Abbiamo voluto semplificare – spiega Mandelli –. Il sistema consente di eliminare completamente i cavi penzolanti, rendendo lo spazio sottostante libero e sicuro per gli operatori”.
La vera rivoluzione è nella semplicità d’installazione: la versione 2025 non richiede più fori o saldature, grazie a supporti incollabili con apposite dime di posizionamento. Un’innovazione che riduce i tempi di montaggio e permette anche il revamping rapido di impianti esistenti.
Il sistema, già utilizzato da aziende come SEW-Eurodrive e Barloworld, garantisce resistenza ad agenti chimici e corrosione e assenza totale di lubrificanti, migliorando sicurezza e sostenibilità.
Altro esempio di semplificazione efficace è autoglide 5, una catena portacavi che funziona senza canale di guida. Il segreto è nella progettazione: il tratto inferiore scorre su una fune in tensione, grazie a inserti guida e traversini “a pettine” che mantengono allineata la catena.
Il vantaggio è duplice: da un lato si riduce l’ingombro a terra, dall’altro i tempi di montaggio calano dell’88%, migliorando al contempo la sicurezza, poiché l’eliminazione del canale di guida a terra rimuove un potenziale elemento di intralcio per l’operatore. “Basta fissare testa e coda, mantenere la linearità con un laser e stendere la catena”, spiega Mandelli.

La soluzione consente velocità fino a 4 m/s e corse fino a 80 m, con rumorosità contenuta (63 dB(A) a 2 m/s) e una durata superiore rispetto alle tradizionali blindosbarre, soggette a forte usura. Il tutto con un notevole risparmio economico e minore manutenzione, grazie all’impiego di plastiche ad alte prestazioni esenti da lubrificazione.
igus integra la sostenibilità in ogni fase del ciclo di vita dei prodotti: materiali durevoli, assenza di lubrificanti e riciclabilità sono ormai requisiti di base. L’azienda sta inoltre sviluppando nuovi materiali privi di PTFE e testati per i PFAS più critici, un percorso già avviato ma ancora in evoluzione per estendersi a tutte le gamme.
Tra i fronti più dinamici, spiccano i progetti dedicati alle energie rinnovabili: “Stiamo lavorando su soluzioni come e-track, un sistema di recupero semplice per i cavi di ricarica nei punti EV, e su varianti compatte dedicate alla micromobilità elettrica“, aggiunge Mandelli.
Oltre alle catene portacavi, igus propone un ecosistema completo per la movimentazione: guide lineari drylin, cuscinetti e boccole per alti carichi, soluzioni per AGV, SRU, carrelli elevatori e sistemi di trasporto.
Partner di riferimento come SSI Schäfer e KNAPP integrano già le tecnologie igus nei loro sistemi automatizzati: dalle unità di stoccaggio verticali da 45 metri agli Open Shuttle per la movimentazione autonoma.
Come sintetizza Marie Olyve, responsabile della comunicazione presso igus Italia: “guidelok e autoglide sono solo la punta dell’iceberg. igus offre soluzioni per ogni forma di logistica e di material handling, sempre con lo stesso approccio: più efficienza, meno complessità“.
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Articolo realizzato in partnership con igus
