Il colosso danese Maersk ha annunciato l’introduzione di nuove sanzioni contro chi fornisce dichiarazioni errate sul peso dei container o indicazioni incomplete su materiali pericolosi. Le multe partiranno da 5.000 dollari per discrepanze sul peso fino a 15.000 dollari nei casi di violazioni legate a sostanze a rischio. La misura intende contrastare pratiche ancora diffuse che minano la sicurezza marittima e la stabilità della supply chain globale.

Incidenti e rischi per la catena logistica

La decisione arriva a pochi giorni da un incidente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove il crollo di container in banchina ha riportato l’attenzione sul tema.

Secondo Maersk, dichiarazioni scorrette possono generare gravi conseguenze:

• spostamento del carico e cedimenti strutturali;
• fuoriuscite di sostanze chimiche;
• incendi o esplosioni a bordo;
• danni a navi, equipaggi e infrastrutture portuali.

Le irregolarità non riguardano solo il peso, ma anche merci registrate con nomi falsi, sostanze pericolose dichiarate come innocue e variazioni arbitrarie tra prenotazione e imbarco.

Precedenti e nuove misure

Già nel 2019 la compagnia aveva introdotto costi amministrativi per scoraggiare il fenomeno, senza risultati significativi. Oggi l’inasprimento mira a rafforzare i controlli e responsabilizzare gli operatori, in un contesto in cui la corretta dichiarazione dei dati è fondamentale non solo per la sicurezza, ma anche per l’efficienza operativa nelle fasi di carico e scarico. I casi di sovraccarico oltre i limiti restano tra i più gravi, perché compromettono la resistenza stessa dei container e mettono a rischio intere spedizioni.

Impatti sul trasporto marittimo globale

La mossa di Maersk, primo armatore mondiale per capacità di stiva, rappresenta un segnale forte per tutto il settore. Le nuove regole puntano a tutelare l’integrità delle navi, ridurre i rischi ambientali e garantire continuità ai flussi commerciali. Se correttamente applicata, la policy potrebbe fungere da precedente normativo di fatto, spingendo altri carrier ad adottare misure simili. La logistica internazionale si trova così davanti a un bivio: da un lato la necessità di velocità ed efficienza, dall’altro l’obbligo di rispettare standard sempre più rigorosi di sicurezza e compliance.

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