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Autotrasporto: i nuovi costi d’esercizio MIT aggiornati
Il MIT aggiorna i valori di riferimento per i costi d’esercizio dell’autotrasporto


Trasporti Nazionali e Internazionali

Autotrasporto: i nuovi costi d’esercizio MIT aggiornati

2 Settembre 2025

Il 4 agosto 2025 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il Decreto Dirigenziale n. 279, con l’aggiornamento dei valori indicativi dei costi d’esercizio dell’autotrasporto relativi al mese di giugno. Questi parametri, pur non avendo valore cogente nei contratti stipulati in forma scritta, rappresentano un riferimento essenziale nei rapporti privi di accordo formale, contribuendo a stabilire corrispettivi di trasporto coerenti con la sostenibilità economica e la sicurezza stradale.

I criteri di aggiornamento

Secondo la relazione tecnica ministeriale, l’aggiornamento ha riguardato cinque voci principali:

  • costo dei veicoli, aggiornato ai listini Motornet;
  • personale (stipendi, straordinari, trasferte), adeguato al nuovo CCNL Logistica e Trasporto Merci;
  • pedaggi autostradali, ricalcolati sugli incrementi dei gestori;
  • carburante, con valori medi di giugno forniti dal MASE;
  • percorrenza media annua dei veicoli ≤3,5 ton, fissata a 30.000 km sulla base dei dati CED Motorizzazione.

Tutti i valori riportati nelle tabelle ministeriali sono al netto dell’IVA e distinguono tra costi fissi (acquisto, assicurazione, manutenzione), costi di personale e costi variabili (carburante, pedaggi).

Le quattro classi di peso

Il decreto divide i veicoli in quattro classi:

  • Classe A (≤3,5 ton): percorrenza media 30.000 km. L’incidenza del personale è la più elevata: da 1,20 a 1,59 €/km, mentre carburante ed energia incidono fino a 0,27 €/km;
  • Classe B (3,5–12 ton): i costi del personale si riducono sensibilmente (0,37–0,49 €/km), con carburante intorno a 0,24 €/km;
  • Classe C (12–26 ton): cresce il peso dei costi variabili. Il gasolio varia tra 0,30 e 0,50 €/km, mentre i pedaggi raggiungono 0,11 €/km;
  • Classe D (>26 ton): tipicamente autoarticolati, qui gasolio e pedaggi diventano predominanti: carburante tra 0,38 e 0,66 €/km e pedaggi fissi a 0,17 €/km.

Un riferimento, non un vincolo

Il MIT ribadisce che i valori vanno interpretati come strumenti di orientamento. Non tutte le voci devono essere sommate: ad esempio, i costi del rimorchio non si applicano ai veicoli isolati e la “trasferta” non si calcola per viaggi giornalieri. L’obiettivo è fornire forcelle di riferimento ampie e trasparenti, utili a imprese e committenti per impostare trattative eque e sostenibili.

Con questo aggiornamento, il settore dell’autotrasporto dispone di un quadro aggiornato, in grado di riflettere l’andamento reale dei costi e garantire maggiore chiarezza nei rapporti contrattuali.

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