Moncler si prepara a rivoluzionare la propria supply chain con un nuovo insediamento logistico di scala industriale. Il progetto prevede la costruzione di un magazzino di 100mila metri quadrati coperti a Castel San Giovanni (PC), in un’area strategica a sud dell’A21 e a est della strada del Colombarone. Il piano, dal valore complessivo di 80 milioni di euro in quattro anni, si distingue per l’impatto occupazionale e l’attenzione alla sostenibilità. Una volta operativo, nel 2028, l’hub genererà oltre 300 nuovi posti di lavoro, contribuendo in modo sostanziale all’economia locale e al potenziamento delle attività logistiche del brand.

Un’infrastruttura green da 4 megawattora

Tra gli aspetti più rilevanti, spicca la dotazione di pannelli fotovoltaici in grado di produrre fino a 4 megawattora di energia. Una scelta in linea con le strategie ESG sempre più diffuse nel settore della logistica e del fashion. L’integrazione di soluzioni energetiche sostenibili conferma l’obiettivo di ridurre la carbon footprint operativa, oggi sotto la lente di clienti e stakeholder. L’investimento in tecnologie e impianti di ultima generazione permetterà inoltre una gestione più efficiente dei flussi e delle scorte, con vantaggi diretti sul time-to-market e sulla resilienza della catena di fornitura.

Un progetto di interesse sovracomunale

Il nuovo polo è stato riconosciuto come intervento di interesse sovracomunale, un inquadramento che ha accelerato l’iter autorizzativo. Il consiglio comunale di Castel San Giovanni sarà chiamato a pronunciarsi sull’accordo territoriale, già approvato in sede di commissione. L’intesa coinvolge anche i comuni limitrofi di Sarmato e Borgonovo, che riceveranno mezzo milione di euro ciascuno come “indennizzo”. Castel San Giovanni, dal canto suo, beneficerà di oltre due milioni di euro di contributi, destinabili a opere pubbliche. Tuttavia, non mancano le criticità: alcune voci del territorio esprimono preoccupazione per i possibili effetti su viabilità e impatto ambientale.

Opportunità e sfide per la logistica emiliana

L’insediamento Moncler si inserisce in un contesto, quello piacentino, già fortemente caratterizzato dalla presenza di grandi poli logistici. La provincia si conferma baricentrica per le rotte merci italiane, grazie alla prossimità all’asse A1-A21, alla capillarità delle connessioni intermodali e a un tessuto imprenditoriale logistico già evoluto. Per gli operatori del settore, il progetto rappresenta una duplice opportunità: da un lato, la possibilità di fornire servizi a un brand in espansione; dall’altro, l’effetto moltiplicatore sull’indotto logistico, tecnologico e infrastrutturale. Una sfida che richiederà anche attenzione alla governance ambientale e al coordinamento tra pubblico e privato.

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